Un viaggio nel Medioevo affacciati sulla Val Parma: isolata in cima a un monte, quasi a dominare la vallata sottostante, sorge la Pieve di San Pietro in località Costa nel Comune di Tizzano (PR), un luogo tutto da scoprire fra arte, storia e musica. Domenica 3 settembre alle 18 l’antica pieve matildica ospita il terzo appuntamento di “AbsoLute. Romanico parmense, tesori da scoprire-Visite guidate e Piccola rassegna di musica per liuto”, ciclo a cura diMelusine Associazione Culturale (direzione artistica di Alessandra Mordacci), nell’ambito dell’Estate delle Pievi 2023, coordinata dalla Provincia di Parma in collaborazione con i comuni e il contributo di Fondazione Cariparma. Alle 18 la visita guidata alla pieve romanica, condotta da Giovanni Bosi; a seguire il concerto “I liutisti del Ducato dei Farnese” con Emanuele Pugliese al liuto rinascimentale. Ingresso gratuito con prenotazione consigliata: tel. 338.6310900 – email:
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Emanuele Pugliese, giovane talento nel panorama liutistico nazionale, eseguirà un programma di Fantasie, Gagliarde e Danze di liutisti compositori al servizio della Corte Farnese e non solo, con musiche di Bernardino Balletti, Marc’Antonio Becchi, Fabrizio Dentice, Andrea Falconieri, Santino Garsi da Parma, Ascanio Garsi e Donino Garsi. I Farnese han saputo dare grande rilievo alla musica chiamando alla loro corte importanti autori dai più grandi ambienti musicali del territorio italiano ed estero. Suggestive note che risuoneranno all’interno di un luogo antichissimo dal grande fascino, citato per la prima volta in un documento del 1004. La Pieve, già edificata intorno al X secolo, è caratterizzata da una singolare posizione isolata sulla cima di un monte, mentre l’imponente torre campanaria, innestata sul portico di accesso, richiama la tipologia, particolarmente diffusa in Francia nel periodo romanico, detta a clocher-porche (campanile-portico) che si ritrova ad esempio nella chiesa di Saint- Gervais-Saint-Protais a Caux. Nonostante aggiunte e rifacimenti nel corso dei secoli, la pieve al suo interno conserva elementi romanici e tracce di pitture del ‘400. Gli affreschi, staccati nel 1969 e collocati nell’Oratorio della Madonna del Rosario, nel capoluogo, raffigurano uno Scudiero con cavalli, Sant’Antonio Abate e una Madonna col Bambino.
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