Quando la tramontana soffia gelida sulla Riserva dei Ghirardi, nell’Appennino Parmense, i prati coperti di brina e i boschi spogli di cerro e rovere sembrano deserti, dimentichi dei canti e dei voli che la animavano nei mesi primaverili ed estivi. Ma facendo attenzione ai segni della fauna, ricca ancorché nascosta, che popola i Ghirardi scopriremo le impronte di cinghiali, daini e caprioli, i cerchi nel cielo di poiane e sparvieri, le pigne e le nocciole rosicchiate da scoiattoli e moscardini, i fori negli alberi lasciati dai picchi. Scopriamo come aiutare la ricerca scientifica segnalando le nostre osservazioni attraverso l’app iNaturalist.