Descrizione
La Musica, sicuramente non salverà il mondo!
La Musica, sicuramente ci aiuterà a viverlo ed affrontarlo meglio!
Ci abbiamo pensato tantissimo, forse oltre il dovuto, ma i dubbi erano e sono tanti, come tanti saranno i cambiamenti che vi andremo ad elencare nelle prossime settimane, ma la voglia di musica, la voglia di rivedere gli amici e di rivivere certe emozioni, le emozioni da Festival Beat……beh, hanno decisamente avuto il sopravvento sui nostri dubbi e le nostre paure!
Riproponiamo le parole di Fabio tratte del Libro “18 anni di Festival Beat”……..questo è per noi il Festival Beat, questo è quello che ci è mancato negli ultimi anni, questo è quello che vorremmo ritrovare! Stay Tuned
ENGLISH TRANSLATION: We love you!
Fabio Pasquarelli
(Retrophobic webmagazine)
Cosa è per me il FESTIVAL BEAT:
-Perdere il controllo al Festival Beat: vedere il tuo amico che inizia a ballare come un
tacchino epilettico quando i Sonics spietati attaccano Strychnine, spegnendo la diciottesima candelina della kermesse.
-I brividi del Festival Beat: quando salta la corrente su un acuto ai Bellrays e quando
torna, loro riattaccano precisi su quell’acuto.
-Gli idiomi del Festival Beat: le espressioni colorite nei vernacoli da Bolzano a Ragusa
mentre sul palco si susseguono le esibizioni, che neanche la nazionale in TV…
-Gli inni del Festival Beat, i classici del garage che senti almeno 10 volte ad ogni edizione e sono sempre gli stessi, ma alla fine aspetti sempre quel momento lì, e quando partono
inizia puntualmente la festa.
-Le persone che incontri al Festival Beat una volta l’anno, solo lì.
-Le persone che porti per la prima volta al Festival Beat, e che poi ti dicono “c’era un’atmosfera che io non ho mai visto una roba del genere, e nessuno si è sognato di rompere
le scatole agli altri”.
-I “grandi vecchi” del Festival Beat, che dalle prime edizioni mi hanno sempre consigliato i dischi migliori al mercatino, e mai una volta che ho preso un disco brutto.
-Il contorno del Festival Beat: passare l’intera giornata in giro, e notare una generale
prevalenza di sorrisi.
-I personaggi “pittoreschi” del Festival Beat, che ogni anni tornano lì, e non sono cambiati di una virgola ripetto all’anno precedente.
-Le cene del Festival Beat, dove magari ti unisci insieme a quindici persone che non
conosci e poi ci passi la serata a vedere i concerti.
-Il culto dei Festival Beat: sentirti anche tu per due giorni parte di un culto segreto che
i tuoi colleghi, il tuo capo e la tua famiglia non potranno mai capire
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