Sulla via Francigena lungo la storia di Borgo S. Donnino – Fidenza

C’era un castello con intorno giardini
volava il manto
volava il cielo
volava il verde di tutti i giardini…
dal libro Poesie 1972-2002 di Vivian Lamarque – ed. Oscar Mondadori

La poetessa Vivian Lamarque, vincitrice del Premio Strega Poesia 2023 con la raccolta “L’Amore da vecchia”, edito da Mondadori, incontra il pubblico venerdì 5 aprile 2024 alle ore 20 in centro storico a Fidenza, in provincia di Parma, città d’arte e cultura nel circuito Castello del Ducato. Sarà nella formula di un Simposio. Sarà in una ambientazione inattesa (che per ora non sveliamo). Sarà un cerchio di parole o forse un “circolo” in dialogo, condiviso all’insegna della poesia. Tra levità e grazia, Lamarque porterà in dono la sua capacità di fare volare le parole, in grado di stupire, nonostante una noce di personale dolore, nonostante tagli e cicatrici dell’esistenza, spesso nonostante tutto verso una luce cristallina.

Nell’ambito dell’ormai consolidato Festival Testo e Pretesto – per valorizzare e promuovere il più ampio, inusuale, magico viaggio nella lettura e nella scrittura – l’Assessorato alla Cultura del Comune di Fidenza organizza un nuovo ciclo di incontri gratuiti con importanti nomi del panorama culturale, tra cui Vivian Lamarque. Il Simposio Letterario è in memoria del poeta emiliano e docente universitario Fausto Maria Pico, fidentino ma nativo di Orvieto, venuto a mancare nella primavera 2021.

E’ previsto durante la serata anche un piccolo momento conviviale.

In breve. Vivian Lamarque è una delle più apprezzate e conosciute autrici italiane. È poetessa, scrittrice di prosa anche per l’infanzia e traduttrice: ha tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera. Il suo primo libro, “Teresino”, ha vinto il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981. Ha pubblicato cinque libri di poesie e nel 2002 la sua opera poetica è stata raccolta in Poesie 1972-2002, comprensivo anche di una fitta sezione di inediti. Del 2016 è la raccolta “Madre d’inverno”. I suoi libri furono accolti dai consensi autorevoli, fra i molti, di Giovanni Raboni, Vittorio Sereni, Giovanni Giudici.