Un viaggio musicale attraverso opere di grandi compositori porta alla Pieve di Sant’Ilario Baganza, frazione del Comune di Felino (PR), luogo intriso di storia ed arte, per un nuovo appuntamento della rassegna Estate delle Pievi 2023 coordinata dalla Provincia di Parma in collaborazione con i Comuni coinvolti e con il contributo di Fondazione Cariparma. Venerdì 1° settembre alle 21, nella pieve romanica intitolata a Sant’Ilario, patrono della frazione di Felino, si esibirà il Quintetto “Gli Ottoni Matildici” nel concerto (ad ingresso gratuito) “Dall’Italia alle Americhe“. “Gli Ottoni Matildici”, che festeggiano quest’anno i vent’anni di attività concertistica, accompagneranno il pubblico all’ascolto di una serie di brani selezionati e commentati che uniscono i due continenti attraverso la musica, dalla classica a quella popolare, dalle colonne sonore di famosi film fino al musical. Il programma vede affiancati compositori quali Verdi, Rota, Piazzola, Piovani, Rodriguez ed altri appositamente arrangiati per quintetto di Ottoni. La grande musica risuonerà nell’antica pieve edificata tra l’XI e il XII secolo come cappella per il ricovero di pellegrini in viaggio lungo la via Francigena. Citata per la prima volta nel 1230 come cappella dipendente dalla vicina pieve di Barbiano, dell’edificio originario, a pianta rettangolare, resta oggi solo parte dei muri laterali, conglobati nei fianchi della chiesa all’altezza dell’odierna quarta campata. Il primitivo oratorio romanico è stato ampliato e trasformato a più riprese fra il XIV secolo e il XVII secolo. La navata, coperta da quattro volte a crociera intonacate, è rivestita a lato in pietra e sono conservati ancora alcuni originari capitelli romanici in arenaria, decorati con bassorilievi raffiguranti motivi vegetali e zoomorfi, tra cui una naumachia. Risalgono sempre al periodo romanico due formelle in pietra murate nella cappella sinistra, ornate con bassorilievi che raffigurano la lotta tra il Bene e il Male (un uomo che sconfigge un drago) e due portatori d’acqua. Inoltre accanto all’ingresso della chiesa, incastonata nella parete, si trova una roccia, conosciuta come “pietra di Sant’Ilario”, dai poteri taumaturgici, nei secoli scorsi meta di fedeli affetti da malattie reumatiche.
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