Sorge sulla sommità di una collina, ai margini del Parco naturale regionale dei Boschi di Carrega, in un paesaggio che sembra uscito dal Medioevo: è la Pieve di San Biagio di Talignano, frazione nel comune di Sala Baganza (PR). Gioiello romanico (le prime testimonianze risalgono al 1230) tutto da scoprire, è la prima tappa di una serata itinerante domenica 13 agosto 2023 fra arte, degustazioni e musica. L’Estate delle Pievi 2023, proposta dalla Provincia di Parma in collaborazione con i Comuni coinvolti ed il sostegno di Fondazione Cariparma, arriva a Sala Baganza: alle 19 visita guidata gratuita (prenotazione obbligatoria) alla Pieve di San Biagio a Talignano; dalle 20 a Sala Baganza degustazione da Merusi 1876 (in Piazza Gramsci, su prenotazione a 10 € a persona) e per concludere, alle 21 nel suggestivo Cortile della Rocca Sanvitale, il concerto “Le Mezze Stagioni” (ingresso gratuito). Sul palco i Jazz Acoustic Strings, guidati dal violinista e arrangiatore Cesare Carretta, con un repertorio tra tradizione e innovazione, spaziando dalle Quattro Stagioni di Vivaldi a standard jazz altrettanto memorabili. Tema conduttore, l’alternarsi delle stagioni naturali e il racconto delle stagioni della vita e della condizione umana. Per info e prenotazioni visite e concerto: 0521-331342/343 o
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, per degustazione: 0521- 063015. Un viaggio nelle terre salesi fra arte, storia, musica con un assaggio di tradizioni enogastronomiche locali, percorrendo idealmente un tratto della via Francigena. La Pieve di Talignanonasce proprio come tappa intermedia dei pellegrini che trovano ospitalità nell’annesso ospizio, oggi scomparso. Nonostante alcune modifiche e aggiunte barocche e neoclassiche, la pieve conserva tutto il suo fascino romanico e l’elemento che più può incuriosire è la lunetta del XIII secolo, sul portale d’ingresso, che raffigura la pesatura dell’anima, o Psicostasi, ossia la lotta fra il Bene (l’arcangelo Michele) e il Male (il demonio). Un soggetto quasi unico e insolito per le chiese italiane dell’epoca, mentre invece era abbastanza diffuso nei luoghi di culto medievali francesi e spagnoli dislocati lungo il cammino di Santiago di Compostela. Dalla pieve al castello quattrocentesco: la Rocca Sanvitale di Sala Baganza aveva un ruolo di primaria importanza nel sistema difensivo parmense. Qui vissero conti e duchi, i Sanvitale, i Farnese, i Borbone: arricchita da un grande giardino settecentesco, conserva al suo interno preziosi affreschi e stucchi, scenografie dove donne di cuori, cultura e congiure filarono destini e trame.
Dall’eroina Donella Rossi alla bella Barbara Sanseverino e la figliastra Eleonora, cantate da Torquato Tasso, e poi Maria Amalia d’Asburgo Lorena e infine la Duchessa di Parma Maria Luigia, ospite nella dimora per un lungo periodo.
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