Descrizione
CASTELLO DI CONTIGNACO
LOCALITÀ
Contignaco (PR)
PERIODO DI APERTURA
tutto l’anno
DESCRIZIONE
Il Castello di Contignaco è una antica fortezza che risale all’XI secolo. Si erge su una collina alta 317 metri, posta sulla sinistra del torrente Ghiara, presso la strada che da Pellegrino Parmense scende verso Salsomaggiore Terme. Dall’altro lato del torrente, sulla collina di fronte, si trova la chiesa di San Giovanni Battista, antica pieve romanica del medesimo secolo. La costruzione, esempio di architettura militare medioevale, si sviluppa su una pianta regolare intorno a un cortile interno quadrato. Accanto all’attuale portone d’ingresso si alza il mastio, alto circa 30 metri, innalzato intorno al 1030.
La curiosità che incentiva la visita: Dante Alighieri e Contignaco
Gli Aldighieri di Parma (detti in seguito «di Contignaco» o «di Val di Pado») appartenevano alla stessa famiglia da cui discende Dante Alighieri. Si narra che proprio Dante, durante gli anni del suo esilio, abbia soggiornato presso il maniero.
Gli Aldighieri (parenti degli Alighieri toscani) furono signori del castello per più di due secoli (1315-1537) e questo ha fatto supporre che, nell’ultimo periodo della sua vita, il sommo poeta abbia soggiornato al Castello. Il legame di Dante con queste zone è corroborato dalla presenza, nella Biblioteca Nazionale di Napoli, di un codice miniato della Commedia a firma di Giovanni de’ Gambis, un chierico fidentino che, nel 1411, vergò una delle sette migliori versioni della Commedia fra le seicento esistenti (cfr. simposio “Mia donna venne a me di Val di Pado”, Fidenza,31/05/2002).
L’esperienza in Castello: degustazioni di vini nell’azienda vitivinicola di famiglia
Tra le verdi colline di Salsomaggiore Terme si estendono i campi e i vigneti dell’azienda vitivinicola della famiglia Romanini, proprietaria del Castello di Contignaco.
La Famiglia Romanini è impegnata anche nella produzione di latte. L’allevamento è composto esclusivamente da capi di razza Bruna Italiana: il loro latte viene prodotto secondo il disciplinare del Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano ed è quindi sottoposto a rigidi controlli che mirano a mantenere costantemente alte la qualità e la genuinità del prodotto.
Tra i vini da segnalare e degustare:
Bianco del Conte
Vino bianco spumante, brut, ottenuto con metodo classico. Ottenuto da uve di Pinot. Prodotto dalle uve dell’Azienda Agricola Castello di Contignaco, pigiato e imbottigliato nelle cantine del Castello di Contignaco. La gradazione alcolica varia, a seconda delle annate, dai 12,00 ai 13,00% vol. Vino da assaporare fresco con pesce e dolci.
Durante: vino rosso spumante, brut, ottenuto con metodo classico da uve Merlot. Prodotto dalle uve dell’Azienda Agricola Castello di Contignaco, pigiato e imbottigliato nelle cantine del Castello di Contignaco. La gradazione alcolica varia, a seconda delle annate, dai 12,00 ai 13,50% vol. Vino da assaporare leggermente fresco con primi piatti, carni, salumi, formaggi e piatti tipici. È consigliato l’abbinamento con i formaggi.
Rosso del Sasso : rosso robusto dal sapore intenso e persistente, decisamente secco, di ottimo corpo ed elegante.
Ottenuto da uve Merlot. Prodotto dalle uve dell’Azienda Agricola Castello di Contignaco, pigiato e imbottigliato nelle cantine del Castello di Contignaco. La gradazione alcolica varia, a seconda delle annate, dai 12,50 ai 13,50% vol. Vino da assaporare a temperatura ambiente con primi piatti, carni, salumi, formaggi e piatti tipici. Il suo sapore esalta il gusto dei piatti tradizionali. È consigliato l’abbinamento con le carni e i salumi. Con l’invecchiamento il suo sapore si modifica, divenendo maggiormente deciso e intrigante.
Rosso del Rio dei Predoni: rosso carico, corposo, leggermente amabile, caratteristico per il suo sapore pieno piacevolmente intrecciato con una nota di avvolgente dolcezza. Ottenuto dalla miscelazione di uve Merlot con uve Bonarda. Prodotto dalle uve dell’Azienda Agricola Castello di Contignaco, pigiato e imbottigliato nelle cantine del Castello di Contignaco. La gradazione alcolica varia, a seconda delle annate, dai 13,50 ai 14,50% vol.
Vino da assaporare a temperatura ambiente con primi piatti, carni, salumi, formaggi e piatti tipici. È consigliato l’abbinamento con i formaggi, risulta decisamente piacevole anche con i dolci.
Il Castello di Contignaco e tutti i Castelli del Ducato hanno bisogno di voi: ogni visitatore, ogni turista che entra in uno dei nostri manieri fa un viaggio nella Bellezza e ci aiuta a tenere vivi e aperte rocche, fortezze, manieri.
Chiunque visita un Castello ne diventa il Custode per sempre.
Grazie a tutti! Vi aspettiamo!
Il Castello di Contignaco fa parte del Parco dello Stirone e del Piacenziano.
Credits testi: Ufficio Comunicazione Castelli del Ducato e Castello di Contignaco.
LA STORIA
Il Castello di Contignaco fu costruito da Adalberto Pallavicino, esponente di una delle più antiche famiglie feudali parmensi. Lo scopo principale del forte era difensivo: proteggere le saline situate a Salsomaggiore e a Salsominore.
Conteso a lungo fra i vari discendenti del Pallavicino, nel 1315, dopo una cruenta battaglia, il Castello venne conquistato dagli Aldighieri di Parma. Da questo momento nel tronco di questa famiglia si innesta così un nuovo ramo, detto degli Aldighieri di Contignaco. Il possesso del maniero assicura molti benefici, derivanti non solo dal dominio sulle terre circostanti, ma soprattutto dallo strategico controllo sulle saline.
Gli Aldighieri proseguiranno nei loro lucrosi commerci di sale, mettendosi sotto l’ala protettrice degli Sforza ai quali assicurano “fedeltà, amicizia e servitù”, fino al 1537, quando Gian Matteo Aldighieri, sposato con Caterina Rossi di San
Secondo, muore senza lasciare figli maschi. Si estingue così il ramo degli Aldighieri di Contignaco e la Camera Ducale di Milano passa ogni diritto sul feudo a un ramo della famiglia Pallavicino che assumerà il nome di Sforza -Pallavicino.
Successivamente il Castello diventa proprietà dei Terzi di Sissa, poi della Camera Ducale Farnese.
Nel 1762 Filippo di Borbone lo vende ai marchesi Ponticelli di Sasso (Garfagnana), nella persona dell’archiatra di corte Silvestro Antonio Ponticelli. Il maniero appartiene ai Ponticelli ancora nel 1834. Dopo essere stato posseduto dal capitano Alberto Leva, viene acquistato alla fine del XIX secolo da Luigi Boschi, bisavolo dell’attuale proprietario.
PERCORSO DI VISITA
1) Visite Guidate – durata circa 50 minuti
La visita prevede un percorso esterno e uno interno.
Percorso Esterno
Il Castello è circondato da splendidi esemplari di querce, cedri, cipressi e allori. Notevole è soprattutto una quercia ultra secolare, con un tronco di oltre due metri di diametro, posta all’ingresso del cortile del Castello e classificato tra gli alberi monumentali della Regione Emilia Romagna.
Percorso Interno
Visita alle varie sale (tra le quali Sala delle Feritoie, Sala degli Stemmi, Sala del Camino) e alla piccola prigione ai piedi della torre.
2) Visita guidata con esperienza Degustazione dei Vini prodotti dall’azienda vitivinicola che ha sede nel Castello di Contignaco.
ORARI
Visite guidate e degustazioni dei vini del Castello – Tra Storia e Sapori nel Castello degli Aldighieri
Sabato 5 e domenica 6 marzo, ore 11 e 15.30
Sabato 12 e domenica 13 marzo, ore 15.30
Sabato 19 e domenica 20 marzo, ore 15.30
Sabato 26 e domenica 27 marzo, ore 15.30
Prenotazione obbligatoria.
INGRESSI
visita adulti € 9
bambini dai 6 ai 14 anni € 5
bambini fino ai 5 anni ingresso gratuito
visita con degustazione € 20
SERVIZI
Possibilità di ospitare matrimoni, ricevimenti, cene, meeting, eventi, feste.
Degustazione dei Vini prodotti dall’azienda vitivinicola che ha sede nel Castello di Contignaco.
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