Descrizione
COMUNICATO STAMPA
IL MESTIERE DELL’INTELLETTUALE
QUADRATO TRASPARENTE
Associazione Remo Gaibazzi
INAUGURAZIONE LUNEDI 13 GENNAIO ORE 18.00
Incontro con gli artisti + mostra
Nell’ottica del recupero di esperienze artistiche realizzate a Parma nei decenni passati e che rischiano di essere dimenticate, dopo l’evento dedicato all’esperienza post-situazionista di Museo Qui, “Il mestiere dell’intellettuale” – serie di incontri con personalità della cultura tenuta presso la sede dell’associazione che si svolge ormai da diversi anni – torna nel 2025 con una iniziativa dedicata a Quadrato Trasparente.
Alla fine degli anni Settanta un gruppo di giovanissimi artisti, frequentanti l’Accademia di Belle Arti di Bologna, decide di costituire un collettivo che si occupi di arte, allineandosi ai tanti gruppi di ricerca teatrale e poetica che in quegli anni fioriscono all’interno di Parma. Il nome scelto “Collettivo Immagine-realtà” definisce in modo esplicito l’intenzionalità del gruppo: quella di seguire una progettualità condivisa al di fuori dei luoghi deputati dell’arte e di operare con finalità anche educative nei diversi quartieri della città. Si concretizza, in tal senso, un’esposizione itinerante, organizzata in collaborazione con l’Assessorato al Decentramento (oggi non più esistente), che coinvolge i quartieri San Lazzaro, Montanara e Parma centro. L’attività prevede non solo esposizioni di opere ma anche l’ideazione ed esecuzione di murales e laboratori artistici rivolti ai bambini.
Questa esperienza si inserisce nel contesto di grande fermento giovanile di quegli anni, si affianca e intreccia alle attività dei tanti collettivi che erano sorti spontaneamente a Parma, fra cui il “Collettivo 18” in ambito teatrale, il “Collettivo cinema libero”, oltre alla già consolidata Compagnia del Collettivo legata al Teatro Due.
Nel 1980 gli artisti del “Collettivo Immagine-Realtà” – Angelo Falmi, Leonie Mambriani, Paolo Pedrozzi, Donatella Piazza, Elisabetta Trevisan, Alberto Vettori – sentono il bisogno di trovare un proprio spazio indipendente, che possa fungere sia da laboratorio sia da luogo espositivo e la scelta ricade su un interno di Borgo Sant’Anna 12 che verrà denominato Quadrato Trasparente.
Le particolari caratteristiche architettoniche suggeriscono una sistemazione degli spazi, giocata sull’alternanza di luce artificiale e luce naturale, valorizzata artisticamente con l’intervento di inaugurazione. Un allestimento povero ed essenziale in cui l’utilizzo di carte trasparenti e cantinelle di legno moltiplica gli effetti delle ombre alterando la percezione degli spazi. Sullo stesso filone si sono succeduti altri interventi ambientali realizzati collettivamente, tutti accomunati dal gioco di continuare lo studio dello spazio diversificando i punti di vista, sia a livello spaziale che temporale (ad esempio con la proiezione delle immagini dei precedenti interventi). Progressivamente sono stati presi in esame i vari elementi architettonici: la finestra, gli abbaini, il muretto, la porta ecc. e, soltanto al termine di questo processo fisico e materico di appropriazione, lo spazio è diventato anche un luogo di esposizioni individuali.
Il percorso compiuto con questi primi interventi si è successivamente rivelato altamente formativo, in quanto ha indotto ogni artista a concepire l’esposizione personale non come una semplice affissione di opere ma come un allestimento, determinato dalle relazioni tra il luogo e il proprio fare artistico.
In questa fase il Quadrato Trasparente diventa un punto di incontro anche con altri linguaggi artistici, in particolare di ambito teatrale, ospitando performance (per citarne una: “I suicidi famosi” di Roberto Orlandi), la lettura integrale del capolavoro di Marcel Proust “Alla ricerca del tempo perduto” ad opera di Gianpaolo Costantini o la rappresentazione “Titania” a cura di Paolo Consigli e Susanna Siviero.
L’interesse che dunque si rivela più urgente è l’indagine del contesto architettonico attraverso installazioni dove le fonti di luce, sia naturale che artificiale, entrano in rapporto estetico-formale con gli elementi fisici dello spazio in cui il collettivo opera.
L’incontro inaugurale col pubblico si svolgerà lunedì 13 gennaio alle 18 con ingresso libero presso la sede dell’Associazione Remo Gaibazzi (Borgo Scacchini 3/A) con la presenza di alcuni degli artisti che appartennero al collettivo e della critica d’arte Emma Bernini.
In sede sarà anche allestita un’esposizione delle fotografie che documentano le installazioni realizzate in quel periodo storico insieme a diverse opere attuali di alcuni membri del collettivo che hanno sviluppato le ricerche iniziate con Quadrato Trasparente.
Dal 13 gennaio al 9 marzo 2025
dal martedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,30
sabato e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 18,30
lunedì chiuso
Ingresso libero
REMO GAIBAZZI – APS – Borgo Scacchini, 3/A – 43121 Parma
Telefono 0521234498 – 3209731316
E-mail: as**************@gm***.com
Sito: https://www.remogaibazzi.net/
Facebook: https://www.facebook.com/associazionegaibazzi
Instagram: https://www.instagram.com/associazione_remogaibazzi/?__pwa=1#
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