Descrizione
Premiazione del cortometraggio vincitore della 22esima edizione del Parma Film Festival – Invenzioni dal vero
A seguire, proiezione de:
▶︎ Les misérables
di Ladj Ly
(Francia 2019, 102′)
★ Sinossi ★
Stéphane, un agente di polizia, entra a fare parte, a fianco di due colleghi più esperti e dai metodi spicci, di una squadra anticrimine che agisce nella periferia parigina. Scoprirà in poco più di 24 ore che mantenere l’ordine preservando la legalità è difficilissimo. Il rapporto tra le gang del quartiere è molto teso è ancora di più quello tra queste e l’autorità. Il furto di un cucciolo di leone farà precipitare la situazione: portandola a un punto di non ritorno.
Il film sarà proiettato in lingua originale sottotitolato.
★ Scheda critica ★
Fino a qui tutto bene. Nelle banlieue dei casermoni tutti uguali (ma ora ripresi dal drone…), un giorno e poco più nella vita di tre sbirri, sceriffi seduti sulla polveriera in un paese capace di ritrovarsi unito solo per i mondiali di calcio. Parigi brucia (ancora): con lo stile ruvido dell’autodidatta, poche ghinee e la macchina rigorosamente a mano, il 39enne Ladj Ly. Francese originario del Mali, cresciuto nei luoghi che racconta nel film, Ly gira un poliziesco sociale dove perdono tutti, asciutta e nitida fotografia di uno status quo dove il finale è, inevitabilmente, sospeso. Ras del quartiere, bulletti da strada, fratelli musulmani, nomadi nerboruti, piccoli malavitosi: è una tensione che cresce, là dove chi semina violenza può raccogliere solo guerra e tempesta. Ladj Ly è il più grande talento emergente del cinema francese. A rivelarlo è stato proprio il cortometraggio – che nel 2018 ha ricevuto numerosi premi al Festival di Clermont-Ferrand e una nomination anche al Cèsar – da cui ha poi tratto questo suo primo film. Nello stesso anno, tra l’altro, il regista è stato candidato al Cèsar (l’Oscar francese) anche per il miglior documentario. Girato negli stessi luoghi dove Victor Hugo ambientò i suoi Miserabili (“da allora le cose non sono cambiate tanto”, dice il poliziotto appena arrivato in squadra…), il film, che sposa un realismo senza compromessi (reso più concitato dall’utilizzo frequente della macchina a mano e da inquadrature strette, sempre molto “addosso”), ha facce giuste e momenti forti. E, in sé, un avvertimento: se gli adulti trovano la strada del compromesso, le nuove generazioni, battute e umiliate, hanno davanti a sé solo quella della rivolta.
Ingresso Abbonamento/Biglietto.