Descrizione
Sahar Ajdamsani
“Dreamy world”
Per la prima volta in Italia, la famosa artista iraniana si esibirà in una performance unica di musica, prosa e poesia.
La accompagneranno, nello spazio espositivo del Museo, calati tra le opere d’arte cinesi, la suonatrice di viola Martina Surace ed il chitarrista Luca Nobis.
Sahar presenterà il suo nuovo lavoro musicale “Dreamy world” da lei scritto ed arrangiato da Giovanni Amighetti.
Sahar da sempre si impegna per i diritti fondamentali delle donne in Iran e attraverso la sua arte e la sua naturale propensione a spaziare tra musica, performance e poesia, immagina un mondo in cui regnino pace e libertà.
Al suo ultimo album, che prende il nome dal pezzo “Dreamy world”, hanno collaborato artisti da 12 Paesi differenti a testimonianza non solo di impegno di Sahar per la fratellanza dei popoli, ma anche di emancipazione personale come donna ed attivista.
Sahar Ajdamsani nasce nel 1996 ed è una poetessa, cantautrice, fotografa e scrittrice iraniana che lotta per i diritti delle donne.
Lotta utilizzando la sua arte, Sahar scrive poesie da quando aveva 8 anni.
Da donna matura ha capito che la disuguaglianza e l’oppressione di genere sono molto comuni nel suo paese.
“Sono una guerriera e credo nella pace nel mondo. Non posso tollerare l’ingiustizia mantenendo il silenzio. In Iran mi sono vietate diverse opere artistiche , come la musica cantata che é vietata alle donne e ogni cantante è considerata una criminale. Le mie poesie sono censurate. Queste cose non sono piacevoli. In effetti, queste leggi islamiche anti-donne sono illogiche. Combatto contro queste restrizioni e proibizioni cercando di riportare i diritti a tutte le donne della mia terra. Voglio spianare la strada a loro in modo che altre donne, in futuro, possano facilmente realizzare le loro arti preferite”.
Ha scritto due raccolte di poesie pubblicate nel mondo arabo e recentemente in USA.
Lo scorso anno ha vinto il Black & White International Photography Festival in Grecia, “Emancipation”.
Mentre nel Maggio di quest’anno, il testo inglese “Censorship” è stato selezionato come primo evento letterario iraniano premiato nel campo della poesia sociale negli Stati Uniti dal WILDsound Festival, il festival internazionale di poesia con sede a New York.
Rappresenta la Global Photographic Union in Iran,
Nel 2020 uscirà l’album “Dreamy world” nel quale ha collaborato con undici diversi compositori da India, Germania, Olanda, Quatar, Spagna, Francia, Australia, Grecia tra gli altri in undici brani differenti.
Lo anticipa il singolo “Dreamy world”, che dà il titolo all’album ed é basato su un tema musicale del compositore italiano Giovanni Amighetti.
Biglietto: € 15
Per prenotazione biglietti:
in**@mu**************.org
oppure tramite reception del Museo in orari d’apertura
da martedì a sabato 9-13/15-19
domenica 11/13/15-19
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