Descrizione
GRANDI E CATTIVI
“Nella foresta del crescere si trova il fiore dell’identità”
Grandi e cattivi. Ma chi?
Grande è l’adulto, il genitore, l’educatore e la guida.
Grande diventa il cucciolo, il bambino, il figlio e l’allievo.
Cattivo diventa il grande quando perde sensibilità e controllo. Quando agisce senza coscienza: alza la voce, non ascolta ragioni o semplicemente da regole dure da seguire. E così esce fuori l’orco che è in lui. L’urlo dell’orchessa, l’irruenza del gigante. La minaccia che si fa fame di giovane carne umana.
Cattivo diventa il piccolo quando, crescendo, ha a che fare con le prime responsabilità, quando vedendo il suo corpo trasformato e sentendosi più forte, comincia a rivendicare una libertà senza regola né prezzo. Non è più disposto a rispettare il grande perché deve costruire la propria identità.
Disubbidisce, ruba, racconta frottole, risponde male e si chiude in camera o scappa…
Eppure nell’immaignario fiabesco il giovane, attraverso varie peripezie, consuma il suo ruolo di eroe, quindi di buono.
Mentre gli antagonisti -orchi, orchesse, genitori, matrigni e matrigne- fungono da opposizione necessaria durante questa fase liminare, quindi da cattivo.
di e con Francesco Marchi e Chiara Rubes
luci Lucia Manghi
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