“Volevo raccontare la Storia, volevo che la mia penna si battesse contro l’ingiustizia, speravo di poter contribuire a cambiare il mondo. Facendo questo mestiere ho capito che niente di tutto questo è possibile, ma ho incontrato persone straordinarie, ho visto il coraggio e la voglia di vivere, ho condiviso il dolore e la paura, e se avrò scalfito con le mie parole l’indifferenza anche solo di una persona che mi ha letto, ne sarà valsa la pena” (Barbara Schiavulli)

Giovedì 5 ottobre alle ore 17.30, presso l’Auditorium “Carlo Mattioli” del Palazzo del Governatore, si terrà l’incontro “I diritti negati delle donne afgane” con la giornalista e scrittrice Barbara Schiavulli che affronterà i temi della violazione dei diritti umani e il ruolo della donna nelle zone di guerra, a partire dalla lunga esperienza vissuta come corrispondente di guerra in Afghanistan e dal suo ultimo libro Burqa Queen in cui dà voce a chi quotidianamente lotta per la conquista di libertà fondamentali come studiare, lavorare, amare e scegliere.

Il volume racconta la storia di tre donne dopo la riconquista del potere dei talebani in Afghanistan. Layla, Faruz e Farida: una giovane sposa, un’ex poliziotta e un’ex insegnante travolte dalle nuove regole del regime. Per 20 anni si erano rimboccate le maniche per costruire una società civile, ora uccisa, evacuata o nascosta. Le tre arrancano per sopravvivere un giorno dopo l’altro immerse nella disperazione di un genere che gli estremisti stanno cercando di cancellare. Hanno capito che ci sono solo due alternative: soccombere o reagire.

L’incontro, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, sarà aperto dai saluti istituzionali del vicesindaco del Comune di Parma Lorenzo Lavagetto, introdotto da Annarita Maurizio e moderato da Roberto Ranalli.

 

Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra e scrittrice, ha seguito i fronti caldi degli ultimi vent’anni, come Iraq e Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen, Sudan. Ha lavorato come inviata di guerra freelance per tanti quotidiani e settimanali tra cui Il Fatto Quotidiano, il Messaggero, La Stampa, La Repubblica, Avvenire, Il Mattino, L’Espresso, D di Repubblica. Ha collaborato con radio (Radio 24, Radio Rai, Radio Popolare, Radio Svizzera Italiana) e TV (Rai, Rai News 24, Sky TG24, LA7, TV Svizzera Italiana). Attualmente collabora con la BBC Arabic. È cofondatrice e direttrice di Radio Bullets. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Lucchetta (2007), il Premio Antonio Russo (2008), il Premio Maria Grazia Cutuli (2010) e il Premio Enzo Baldoni (2014). Ha pubblicato Le farfalle non muoiono in cielo (La Meridiana, 2005), Guerra e guerra (Garzanti, 2010), La guerra dentro (2013), Bulletproof diaries. Storie di una reporter di guerra (2016) e Quando muoio, lo dico a Dio. Storie di ordinario estremismo (2017).