Descrizione
Simone Isola e Fausto Trombetta presentano:
▶︎ Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari
di Simone Isola, Fausto Trombetta
(Italia, 105’)
★ Sinossi ★
“Muoio come uno stronzo e ho fatto solo due film” diceva Claudio Caligari all’amico Valerio Mastrandrea, quando provava a portare a termine il progetto per Non essere cattivo. Mastrandrea è un personaggio chiave di questo documentario diretto da Simone Isola e Fausto Trombetta. Il film non è un semplice ricordo di uno dei maestri outsider più importanti del nostro cinema. È la storia dell’energia creativa di un uomo, è la storia di tre film realizzati nell’arco di quarant’anni (e di almeno trenta che non hanno mai visto la luce), è la storia dei luoghi frequentati e delle persone che hanno conosciuto e lavorato con Caligari e che grazie a quell’incontro sono cresciuti come uomini, come donne e come artisti.
★ Scheda critica del film ★
Il 3 ottobre del 2014, nella redazione de “Il Messaggero”, Valerio Mastrandrea legge una lunga lettera indirizzata a Martin Scorsese (detto Martino da Caligari). Facendosi portavoce di tutta la troupe che cerca di produrre Non essere cattivo, l’attore romano chiede al Maestro di guardare l’opera prima di Caligari, Amore tossico. Bisogna fare presto, Non essere cattivo “non può aspettare”. Il regista è molto malato e ancora una volta – un destino avverso, una maledizione – mancano le risorse economiche per andare avanti. Inizia da qui il documentario di Simone Isola e del giornalista Fausto Trombetta, dedicato al cineasta indipendente Claudio Caligari (Arona 1948, Roma 2015). Attraverso le testimonianze degli amici e della madre, le riprese realizzate nel backstage di Non essere cattivo, alcune sequenze indimenticabili dei suoi tre film, Isola e Trombetta compongono il quadro di un personaggio straordinario, capace – attraverso poche parole e tanti silenzi – di trasmettere un amore profondo e cocente per il cinema, sia per quello realizzato che per quello soltanto sognato.
“Ogni film non fatto da Claudio, Claudio lo ha fatto eccome.” Afferma Mastrandrea “Come ha fatto il suo terzo ed ultimo. Con l’amore e la cattiveria che la malattia gli imponeva […]. Aveva i suoi ultimi da raccontare, facendoli volare dal basso dei sondaggi sui quotidiani fin dentro a un copione e poi su un set. La difesa delle proprie idee gli ha permesso di proteggere quello che faceva con una forza mai vista e gli ha anche consentito di lottare con il male costringendolo ai supplementari più di una volta. Perché Claudio ha perso ai rigori eh, che si sappia questo. E ai rigori non è mai una sconfitta reale”.
“Se c’è un aldilà sono fottuto”.
“No, Se c’è pellicola non sei fottuto per niente”.
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