Descrizione
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL DELLA PAROLA SONO AD INGRESSO LIBERO, FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
PRENOTAZIONE TRAMITE WHATSAPP AL 3207133650.
In caso di posti ancora disponibili, sarà possibile accedere, presentandosi all’ingresso alcuni minuti prima dell’inizio della serata per la registrazione.
Il Festival della Parola, nelle serate dell’8-10-11-12 luglio al Centro Giovani Federale, è ospite del TEATRO DEL CERCHIO, nell’ambito della rassegna SPAZI D’OZIO.
Ogni serata del Festival sarà accompagnata dal brano “Parole”, ultimo singolo del cantautore Giacomo Lariccia, più volte finalista al Premio Tenco.
Giovedì 8 luglio, Centro Giovani Federale – via XXIV Maggio, 15 (Parma)
Ore 20:30
SALUTO ISTITUZIONALE
Ore 20:45
GIANNI SCHICCHI
Filarmonica dell’Opera Italiana Bruno Bartoletti
Direttore: Luigi Pagliarini
L’esecuzione, in forma di concerto, del “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini, una delle più gioiose opere comiche della storia della musica, segna il debutto dell’Opera al Festival
della Parola. Il cast è composto da Maurizio Leoni nel ruolo principale, coadiuvato da giovani artisti del Dipartimento di canto dell’Istituto Musicale Parificato Peri-Merulo di Reggio Emilia. E si tratta di un appuntamento “dantesco”. Il compositore di Lucca prese spunto infatti da alcuni passi della Commedia per la sua opera. Gianni Schicchi de’ Cavalcanti, fiorentino, nel XXX canto dell’Inferno è condannato come falsatore di persona, perchè si finse Buoso Donati, appena morto. Disteso nel letto al posto del defunto e contraffacendone la persona, Gianni Schicchi dettò un testamento a favore del nipote e assegnò a se stesso una bella giumenta del valore di duecento fiorini.
A seguire
IL BEN DELL’INTELLETTO
con Marcello Ciccuto, Vera Gheno, Francesca Masi
L’incontro colloquiale verterà sulla contemporaneità del genio dantesco e sullo stato dell’arte della Lingua Italiana, spesso vituperata, trattata con superficialità, ma probabilmente meno malata di ciò che si pensi. La chiacchierata sarà anche una riflessione sul prossimo futuro dell’umanità: come uscirà da questo interminabile tempo sospeso, dovuto alla pandemia? Ne saprà intendere i segnali, i campanelli d’allarme o finirà per perdere irrimediabilmente… il ben dell’intelletto?
Marcello Ciccuto – professore ordinario di Letteratura italiana preso l’Università di Pisa, presidente della Società Dantesca Italiana di Firenze
Vera Gheno – sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, per vent’anni collaboratrice dell’Accademia della Crusca, conduttrice radiofonica
Francesca Masi – segretaria generale del Comitato per le Celebrazioni Dantesche di Ravenna
Venerdì 9 luglio, Casa della Musica, Sala Concerti – Piazzale San Francesco, 1 (Parma)
Ore 21:00
IL BEL PAESE
con Michele Alinovi, Dario Costi, Emilio Faroldi, Mario Fedriga
modera Elena Ravera
È l’Italia il “bel Paese là dove il sì suona”, cioè dove si dice “sì” (Inferno, XXXIII, 80). Noi cercheremo di usare questa espressione in un’accezione positiva e…rigenerante, coinvolgendo personalità esperte di rigenerazione urbana ci aiuteranno a capire come i luoghi possano cambiare in meglio con l’utilità e la bellezza dell’architettura, nella sostenibilità ambientale e nel rispetto delle generazioni future.
Michele Alinovi – assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche Comune di Parma
Dario Costi – architetto, professore ordinario di Composizione Architettonica Urbana Università di Parma, Direttore del Laboratorio regionale di ricerca SMART CITY 4.0 Sustainable LAB
Emilio Faroldi – architetto, prorettore delegato del Politecnico di Milano
Mario Fedriga – industrial design manager in Technogym
Elena Ravera – collaboratrice de L’Economia del Corriere della Sera
In collaborazione con il Green Week Festival
Sabato 10 luglio, Centro Giovani Federale – via XXIV Maggio, 15 (Parma)
Ore 20:45
DONNE CH’AVETE INTELLETTO D’AMORE
con Ombretta Sarassi Binacchi e Elisabetta Botti
Il titolo prende spunto da una canzone di Dante Alighieri contenuta nel XIX capitolo della Vita Nova. L’intento è di far nostro e allarga- re il proposito di Dante, che fu il primo a staccarsi in maniera netta dalla “gente villana”, esaltando la donna in sé, per la sua bellezza, perfezione morale e non come emanazione dell’uomo. Due figure femminili di alto profilo, protagoniste di uno splendido progetto rivolto ai giovani, ci dimostreranno come pubblico e privato, istituzioni e mondo imprenditoriale, quando riescono a fare fronte comune, possono far avverare qualunque sogno.
Ombretta Sarassi Binacchi – general manager di Opem spa
Elisabetta Botti – dirigente scolastico ITIS “Leonardo da Vinci” di Parma
Intermezzo
IL FESTIVAL DÀ LA PAROLA AI MASCHI CHE SI IMMISCHIANO
A seguire
DONNE CHE SI INGEMMANO
con Paola Calvetti, Silvia Paoli, Chiara Piaggio
modera Mara Pedrabissi
“Ingemmarsi” è forse uno dei meno conosciuti neologismi di Dante, vuol dire letteralmente “adornarsi luminosamente”. Le protagoniste di questo incontro colloquiale, gemme del libero pensiero, racconteranno le sfide vinte, gli obiettivi raggiunti e i loro futuri, radiosi, progetti. Paola Calvetti – giornalista, ex Capo Ufficio Stampa Teatro alla Scala, scrittrice.
Silvia Paoli – giornalista, scrittrice, ex Caporedattore moda Vanity Fair
Chiara Piaggio – antropologa, consulente in ambito filantropico e di promozione della cultura africana contemporanea
Mara Pedrabissi – giornalista della Gazzetta di Parma
Domenica 11 luglio, Centro Giovani Federale – via XXIV Maggio, 15 (Parma)
Ore 17:45 (orario modificato, vista la concomitanza con la finale degli Europei di calcio)
IL FESTIVAL DÀ LA PAROLA A ABECEDARIO
A seguire
PIGLIARE OCCHI, PER AVER LA MENTE
con Lilybris, Marcello Toninelli, Roby il Pettirosso, Antonio Federico
modera Caterina De Nisco
Ilustratori, vignettisti, artisti visuali, con la loro arte, ognuno a suo modo, sono stati dei riferimenti lenitivi e salvifici per tutti noi in questo interminabile periodo pandemico, ora rubando una risata, ora facendo commuovere, ora strappando un sorriso amaro, ora racchiudendo in uno schizzo quello che neanche mille parole. Un verso del XXVII canto del Paradiso è il viatico a questo grandissimo parterre creativo.
Cecilia Roda – illustratrice, in arte Lilybris, collabora con iO Donna, Dinamo Camp Onlus, Faliero Sarti
Marcello Toninelli – disegnatore, fumettista, autore di “Dante. La Divina Commedia a fumetti”
Ernesto Anderle – artista visivo, scrittore, autore dei personaggi Roby il Pettirosso e Vincent Van Love
Antonio Federico – fumettista, responsabile creativo del Festival della Parola 2021
Caterina De Nisco – illustratrice parmigiana, studentessa dell’Accademia di Belle Arti di Carrara
A seguire
CON-TESTA 2.0
con Claudia Cattani, Luigi Cirelli, Dank
Con-Testa ritorna per coinvolgere le giovani generazioni in un percorso sul potere della parola nella musica contemporanea. I protago- nisti di questo talk, in rappresentanza dei Centri Giovani Federale, Esprit, Montanara e Spazio Giovani in Civica (promotori del progetto), presenteranno al pubblico del Festival Con-Testa 2.0.Tale percorso formativo-performativo prevede esibizioni di cantanti, rapper e parolieri alla scoperta delle origini della lingua italiana e di Dante e avrà il suo epilogo in settembre, proprio in concomitanza con i 700 anni dalla morte del Poeta.
Al termine dell’incontro, Dank si esibirà con uno show di improvvisazione ispirato alla Commedia Dantesca e agli stimoli lanciati dal pubblico.
Claudia Cattani – docente di Storia dell’Arte, responsabile settore giovani di Aurora Domus
Luigi Cirelli – formatore, educatore specializzato in media education, socio della cooperativa Gruppo Scuola
Fabio Carima (in arte Dank) – esponente del freestyle, campione italiano di “End of the Weak”
Lunedì 12 luglio, Centro Giovani Federale – via XXIV Maggio, 15 (Parma)
Ore 21:15
INFERNO DA CAMERA / DANTE IN 3D
Concerto-spettacolo
con Luigi Maio, musicattore
Antonio Aiello, violino – Leonardo Sapere, violoncello – Andrea Dindo, pianoforte
Per l’anno dantesco 2021, Luigi Maio porta in scena INFERNO DA CAMERA – DANTE IN “3D”.
Un’opera in cui la recitazione delle terzine dantesche si innesta a brani originali e arrangiamenti per trio delle musiche che Liszt, Puccini e lo stesso Maio hanno dedicato ai passi più rappresentativi della prima Cantica, insieme alle suggestive melodie di Saint Saëns, Offenbach, Berlioz e Paganini: intrecciando parole e note in un unico flusso drammaturgico/concertante, il “Musicattore”® Maio dà corpo e voce al Conte Ugolino e a Caronte, a Dante e a Virgilio, a Paolo e Francesca, a Ulisse e all’intera ciurma dei Malebranche. Uno spettacolo evocativo, dove poesia e musica parlano la stessa lingua: per efficacia e valore propedeutico, l’opera di Luigi Maio è stata definita la prima mappa musicale dell’Inferno di Dante o, se vogliamo, la prima mappa dantesca della musica classica.
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