Descrizione
▶︎ L’ultimo giorno
di Amedeo Cavalca e Carlo Ugolotti
(Italia 2019, 25′)
Alla proiezione interverranno Mario Renosio (Istituto Resistenza Asti) e MArco Minardi (ISREC Parma).
L’evento si inserisce nella rassegna “Ottobre Partigiano”, in collaborazione con ISREC Parma.
★ Sinossi ★
25 Aprile 1945. L’esercito tedesco in rotta e ormai condannato alla sconfitta, passa attraverso tre piccoli paesi della campagna nei pressi di Parma (Pizzolese, Ravadese e Case Vecchie). Circondate
dalle forze alleate e partigiane, le truppe naziste rastrellano e massacrano la popolazione locale in quello che viene oggi celebrato come il giorno che ha posto fine alle violenze. Il racconto di questa grottesca violenza è narrato da chi era bambino all’epoca in una serie di evocative interviste alternate a riprese dei luoghi e a materiale di repertorio dell’epoca.
★ Scheda critica del film ★
L’ultimo giorno nasce da un’idea di Lucilla Del Poggetto: dare forma filmica alle cerimonie di commemorazione dell’eccidio di Case Vecchie, Pizzolese e Ravadese che si tengono ogni anno in
occasione della ricorrenza del massacro. Un primo problema era costituito da come tradurre in forma cinematografica un racconto dell’evento che si discostasse da una narrazione fredda dei fatti
ma anche da un racconto puramente emozionale, ritenuto ricattatorio nei confronti dello spettatore. Si è pertanto deciso di dare voce agli stessi testimoni sopravvissuti alla strage (preservando così anche un patrimonio di storia orale) mettendoli visivamente in dialogo con i luoghi in cui loro stessi hanno vissuto le tragiche vicende: luoghi che visti oggi mostrano tratti comuni alla campagna emiliana dell’epoca ma anche segni della trasformazione delle aree campestri in avamposti industriali. Ad affiancare la narrazione soggettiva dei testimoni, sono stati realizzati cartelli esplicativi per chiarire allo spettatore la situazione bellica della campagna parmense negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale e, per aumentare il coinvolgimento dello spettatore, sono stati inseriti materiali audiovisivi provenienti dall’Istituto Parri di Bologna, modificati per dargli un particolare effetto estetico. Nonostante la continua ricerca di un coinvolgimento dello spettatore, si è cercato tuttavia di evitare le “trappole” della retorica delle vittime: a fornire un ausilio per “dribblare” questo rischio, è la Storia stessa. Si tratta, infatti, di un massacro avvenuto nel giorno in cui oggi in tutta Italia si celebra la Liberazione, seguendo convenzioni storiche che appiattiscono la complessità delle storie locali: mentre la nazione celebra la fine di una guerra, nella provincia di Parma il 25 aprile rappresenta il giorno in cui gli abitanti di queste zone sono stati investiti a pieno dalla violenza del conflitto. Un giorno che, ogni anno, oppone le fanfare delle celebrazioni ufficiali al dolore di una comunità in lutto.
**Ingresso libero**
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