Descrizione
MOTO CLUB TERNI
Arriva martedì 21 maggio alle ore 16.00 a Sala Baganza (PR) la seconda tappa, partita da Bologna, della trentatreesima edizione della Rievocazione Storica del Motogiro d’Italia, la gran fondo delle Moto d’epoca e non solo che, dopo sei frazioni e oltre 1600 km nelle strade di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Toscana, farà ritorno nel capoluogo felsineo sabato 25 maggio. L’evento, come di consueto, è organizzato dal Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri e realizzato in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.
BOLOGNA – SALA BAGANZA (PR) – seconda tappa
La storia di oltre un secolo di motociclismo
Il Motogiro d’Italia, affonda le sue radici nella tradizione delle grandi corse su strada che diffusero i mezzi a motore nei primi anni del novecento.
Poco prima dello scoppio della Grande Guerra nel 1914, l’Unione Sportiva Milanese in collaborazione con la Gazzetta dello Sport organizzarono il primo giro motociclistico della penisola, lungo 2400 km diviso in quattro tappe, vi parteciparono 56 piloti e solo 18 di questi arrivarono al traguardo, per la cronaca il vincitore fu Oreste Malvisti in sella a una Ariel. La prima Guerra Mondiale impedì che la corsa si ripetesse negli anni successivi. Finita la guerra molte aziende riconvertirono la propria produzione da bellica in civile e ci fu anche un grande sviluppo della motorizzazione così nel 1923 la manifestazione riprese, vi partecipano 53 piloti che percorrono ben 2500 km, con partenza e arrivo a Milano. Si verifica una vera e propria ecatombe di mezzi tanto che solo sette arriveranno al traguardo finale, dove per primo transitò Guido Mentasti su Guzzi.
Non sono chiare le motivazioni che spinsero gli organizzatori a non proseguire la gara negli anni successivi, ma probabilmente, ancora i tempi non erano maturi per gare di questo tipo che richiedevano comunque un forte impegno economico da parte dei partecipanti e delle case motociclistiche, molte delle quali stavano muovendo i primi passi, passando da una produzione artigiana ad una industriale. Si dovrà arrivare agli anni cinquanta, con il boom della motorizzazione di massa per veder tornare sulle strade della penisola, centinaia di motociclisti in gara nelle gran fondo, per ripetere su due ruote, il successo che riscuoteva fra le auto la Mille Miglia.
La prima edizione denominata Motogiro d’Italia, organizzata dal quotidiano Stadio e dal Moto Club Stadio nel 1953, non poteva che partire da Bologna, non solo perché li aveva la sede il giornale e la Ducati, una delle maggiori aziende motociclistiche italiane, ma anche perché l’Emilia Romagna, era diventata la capitale del “mutor”. Il Motogiro divenne subito una gara che richiamava tantissimi piloti, in una edizione se ne contarono più di 500, contemporaneamente arrivarono le case ufficiali, che videro in questa corsa un fantastico mezzo per propagandare la propria produzione, visto che sui circa tremila chilometri che percorrevano i concorrenti, si assiepavano milioni di persone entusiaste. Vincere un Motogiro per le aziende, voleva dire garantirsi una bella fetta del mercato motociclistico nazionale per un intero anno. E’ importante sottolineare che in quegli anni la produzione si attestava per la grande maggioranza su piccole cilindrate comprese fra i 100 e i 175 CC. e queste erano quelle che prendevano parte alla gara, tra l’altro la grande maggioranza delle aziende erano italiane, il “Belpaese” allora era leader della produzione mondiale nelle piccole cilindrate, i giapponesi praticamente non esistevano.
Furono solo cinque le edizioni del Motogiro d’Italia, infatti la gran fondo fu abolita, alla vigilia della sesta edizione, così come tutte le corse su strade aperte al traffico nel 1958, a seguito della tragedia di De Portago alla Mille Miglia che costò la vita al pilota spagnolo, al suo navigatore e a nove spettatori. L’ultima edizione quella del 1957, fu vinta dallo spoletino Remo Venturi, oggi novantasettenne, in sella alla MV Agusta a oltre 105 KM orari di media, un record ovviamente imbattuto. Gli altri piloti che hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro del Motogiro sono: Leopoldo Tartarini (Benelli) nel 1953; Terquinio Provini (Mondial) nel 1954; Emilio Mendogni (Moto Morini) nel 1955 e Walter Tassinari (Moto Morini) nel 1956. Seguirono poi tre edizioni dal 1967 al ’69 con la formula della regolarità open, direttamente organizzate dalla FMI.
1989 nasce la Rievocazione Storica – Da tempo il Moto Club Terni, uno dei più vecchi d’Italia, ha una importante sezione dedicata alle moto d’epoca, fu così che nel 1988, un gruppo di appassionati capitanati dall’allora presidente Paolo Rossi, scomparso sei anni fa e dall’attuale Massimo Mansueti, decisero di rispolverare questa gran fondo. Partì l’organizzazione che richiese un grande sforzo organizzativo e che si concretizzò con la prima edizione svoltasi alla fine di aprile del 1989. Fra i partecipanti della prima edizione, anche alcuni piloti che avevano corso e vinto il Motogiro agonistico, come Mendogni e Venturi e personaggi del mondo dello sport e del giornalismo come Roberto Patrignani che ne descrisse a lungo le cronache, dando grande risalto e lustro alla manifestazione. Dal 1988 a oggi il Moto Club Terni ha organizzato praticamente tutte le edizioni di questa gran fondo dedicata alle due ruote storiche, percorrendo in lungo e in largo tutta la penisola, isole comprese, mantenendo inalterato l’interesse a quello che ormai è considerato il maggior evento mondiale del settore moto d’epoca, tanto da richiamare partecipanti da tutti i continenti.
Perché la storia continui è necessario inserire forze nuove ed è quello che da alcuni anni a questa parte fa il Moto Club Terni con l’inserimento di nuove categorie come le moto classiche, prodotte dal 1960 al 1980 che diverranno prossimamente d’epoca. Nelle ultime edizioni ha assunto notevole importanza anche il mototurismo, veri e propri appassionati che partecipano alla Rievocazione Storica percorrendo gli stessi itinerari delle moto d’epoca su moto attuali, vivendo lo stesso clima e godendo degli ottimi servizi messi a disposizione dagli organizzatori del Motogiro.
Dopo tre edizioni difficili dovute alla pandemia del Covid 19, durante i quali il Moto Club Terni, con grande sacrificio, non ha mai interrotto la manifestazione, anche se con un ridotto numero di partecipanti, lo scorso anno gli iscritti tornarono a salire notevolmente, tanto da raggiungere quota 200, il massimo ammesso dal regolamento. Questi stessi numeri sono stati confermati anche in questa edizione, riaffermando il successo dell’evento, grazie anche alla notevole presenza di stranieri, provenienti dai cinque continenti, alcuni dei quali organizzati in vere e proprie squadre nazionali, come: Argentina, Olanda, Inghilterra e Stati Uniti.
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