Dopo la bellissima lezione del 17 luglio di Matteo Bordone sull’evoluzione della musica, lunedì 31 luglio la rassegna “Lezioni Treccani” torna a Parma con una serata di approfondimento sul gruppo musicale “Nomadi”. Protagonista dell’incontro sarà lo scrittore e musicista Gianluca Morozzi che traccerà la carriera della storica band a partire dal libro “Una voglia di ballare che faceva luce. Il romanzo di noi Nomadi”,  di cui è autore insieme a Beppe Carletti.

La serata avrà luogo allo Spazio Malerba in via Mafalda di Savoia 15/a alle ore 21.00 e l‘ingressosarà gratuito, offrendo a tutti un’opportunità unica di ricordare e scoprire la storia di uno dei gruppi più iconici del panorama musicale italiano.

Sono i primi anni 60 quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino.
Nel 1965 esce il loro primo 45 giri dal titolo Donna la prima donna e un anno dopo inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo e Dio è morto, diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. E nel 72 Io Vagabondo ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.
Da questo momento inizia la scalata: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore e numerosi lavori discografici che porteranno la band ad avere un riconoscimento ufficiale da parte di critica e pubblico.
Il lavoro dei Nomadi non si arresta negli anni nonostante le diverse sostituzioni all’interno del gruppo, ma al contrario riescono a rinnovarsi, modernizzarsi e trarre linfa musicale da ogni nuovo componente.
Sono passati 54 anni ma loro sono ancora lì: 90 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il “popolo nomade”

Sono i primi anni 60 quando, tra Modena e Reggio Emilia, Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi, denominazione scelta un po’ per caso ma forse anche per destino.
Nel 1966 inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini: da questo sodalizio nascono canzoni che segneranno una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano: Noi non ci saremo e Dio è morto, che diventeranno dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. E nel ’72 Io Vagabondo, ancora oggi la canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni.
Da questo momento inizia la scalata: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore e numerosi lavori discografici che porteranno la band ad avere un riconoscimento ufficiale da parte di critica e pubblico. Il lavoro dei Nomadi non si arresta negli anni nonostante le diverse sostituzioni all’interno del gruppo che, al contrario, riesce a rinnovarsi, modernizzarsi e trarre linfa musicale da ogni nuovo componente. Sono passati 54 anni ma loro sono ancora lì: 90 concerti all’anno in tutta la Penisola con una media annuale di 1.000.000 di spettatori che comprendono bambini, genitori e nonni, creando così quello che si può definire il “popolo nomade”.

Gianluca Morozzi è nato nel 1971 a Bologna, dove vive. Dopo gli esordi con la casa editrice ravennate ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller claustrofobico interamente ambientato all’interno di un ascensore. Oltre ad essere scrittore è musicista, conduttore radiofonico, tiene corsi di scrittura creativa ed è direttore editoriale di Fernandel. Autore di saggi, romanzi, racconti e graphic novel, molti dei suoi lavori, fra saggistica e narrativa, hanno come tema centrale la musica: fra cui DesperoAccecati dalla luceL’Emilia o la dura legge della musica Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen.

La tappa di Parma, sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Parma, è l’appuntamento conclusivo della rassegna “Lezioni Treccani” nella regione dopo le serate di grande successo tenute nei comuni di Bologna, Reggio Emilia e Ravenna.

La rassegna “Lezioni Treccani” nasce dal bisogno che c’è in tutte le generazioni di incontrare un racconto gustoso ed approfondito per soddisfare la voglia di ascoltare e di imparare. L’organizzazione della rassegna è curata da Fondazione Treccani Cultura e Kratesis.