Descrizione
OTELLO REMIX
copione Matteo Bacchini
musiche Luca Savazzi
foto di scena e video Stefano Saporito
con gli allievi del laboratorio Il tempo del teatro
tenuto insieme a Francesca Grisenti e Savino Paparella:
Anna La Riccia, Davide Alfieri, Michele Panariello, Emma Pelizza, Lucia Salvati, Matteo Barili, Sara Spina, Enrico Gatti, Sasha Frigeri, Sandro Chierici, Claudia Pilleri, Alessandra Virgilio e con Alessio Frisullo, Giacomo Caselli, Andrea Spagnoli, Arianna Ghezzo, Stefano Negro e Maria Pia Panfilo
Non avevamo pensato a Otello. In dieci anni di laboratorio del martedì sera al Teatro del Tempo non avevamo mai preso in considerazione di lavorare su Otello, perché non lo conoscevamo e non conoscendolo pensavamo che fosse troppo classico, superato, scorretto… in fondo, non interessante.
Ma un martedì di novembre Otello è entrato in teatro sotto forma di un foglietto con la scena II dell’atto V.
E tutto è cominciato. è entrato in teatro accompagnato da Antonio, che voleva far lavorare mezz’ora gli allievi su quella scena, la famosa scena dell’assassinio di Desdemona. La mezz’ora di lavoro è diventata un’ora, poi un mese, poi sei mesi. Antonio non c’era più ma Otello era rimasto, non andava più via. Era così bello e così disperato che pretendeva di essere messo in scena. A modo nostro però, perché nel laboratorio Il tempo del teatro facciamo sempre le cose a modo nostro. Così l’Otello infinito di Shakespeare ha incontrato l’Otello in bianco e nero di Orson Welles e l’Otello colorato di Che cosa sono le nuvole, il capolavoro triste di Pasolini. è diventato un rito sacro officiato da burattini sgangherati, una lingua classica tradotta in veneziano, tanti Otelli tanti Iaghi tante Desdemone e nessun Cassio, perché Cassio non esiste, è il pretesto per rovinare tutto e restare alla fine col naso all’insù a guardare le nuvole, che dal cielo guardano l’umana debolezza e sorridono.
Luca, Matteo, Francesca, Savino e i ragazzi del laboratorio
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