Torna il corso di formazione filosofica “Pensare la vita” dedicato, quest’anno, al tema delle utopie. Il ciclo, in programma dal 2 ottobre al 27 novembre 2023 all’Auditorium “Carlo Mattioli” di Palazzo del Governatore, si compone di otto lezioni ad ingresso gratuito e libero fino ad esaurimento posti.

La lezione inaugurale dal titolo “Il metodo del pensiero utopico”, prevista lunedì 2 ottobre alle ore 18, vedrà ospite Roberto Mordacci, ordinario di Filosofia Morale dell’Università San Raffaele di Milano e autore di due recenti monografie sul pensiero utopico. Moderatrice dell’intervento sarà Francesca Sofia Alexandratos, dottoressa di ricerca che ha svolto studi specifici sul pragmatismo americano e sulla scuola di Francoforte.

Il tema qui analizzato mostra, sorprendentemente, intenti concreti: il pensiero utopico, contrariamente a quanto ritiene il senso comune, non è votato all’irrealtà. Al contrario, è una forma di immaginazione politica realistica e propositiva. Pensare utopicamente significa innanzi tutto rilevare le contraddizioni fondamentali del proprio tempo e della società in cui si vive, rintracciandone le cause; in secondo luogo, significa immaginare un assetto sociale in cui una o più di quelle contraddizioni sono rovesciate, trasformate (per es. l’appropriazione privata della terra); in terzo luogo, significa pensare in modo complessivo le forme istituzionali, culturali e politiche della società in qui quelle contraddizioni sono rovesciate. In questo modo, si traccia non solo un progetto per il futuro, ma si indica anche un modo per perseguirlo.

Moderatrice dell’intervento sarà Francesca Sofia Alexandratos, dottoressa di ricerca che ha svolto studi specifici sul pragmatismo americano e sulla scuola di Francoforte.
Il tema qui analizzato mostra, sorprendentemente, intenti concreti: il pensiero utopico, contrariamente a quanto ritiene il senso comune, non è votato all’irrealtà. Al contrario, è una forma di immaginazione politica realistica e propositiva.
Pensare utopicamente significa innanzi tutto rilevare le contraddizioni fondamentali del proprio tempo e della società in cui si vive, rintracciandone le cause; in secondo luogo, significa immaginare un assetto sociale in cui una o più di quelle contraddizioni sono rovesciate, trasformate (per es. l’appropriazione privata della terra); in terzo luogo, significa pensare in modo complessivo le forme istituzionali, culturali e politiche della società in qui quelle contraddizioni sono rovesciate.
In questo modo, si traccia non solo un progetto per il futuro, ma si indica anche un modo per perseguirlo.Moderatrice dell’intervento sarà Francesca Sofia Alexandratos, dottoressa di ricerca che ha svolto studi specifici sul pragmatismo americano e sulla scuola di Francoforte.Il tema qui analizzato mostra, sorprendentemente, intenti concreti: il pensiero utopico, contrariamente a quanto ritiene il senso comune, non è votato all’irrealtà. Al contrario, è una forma di immaginazione politica realistica e propositiva.Pensare utopicamente significa innanzi tutto rilevare le contraddizioni fondamentali del proprio tempo e della società in cui si vive, rintracciandone le cause; in secondo luogo, significa immaginare un assetto sociale in cui una o più di quelle contraddizioni sono rovesciate, trasformate (per es. l’appropriazione privata della terra); in terzo luogo, significa pensare in modo complessivo le forme istituzionali, culturali e politiche della società in qui quelle contraddizioni sono rovesciate.In questo modo, si traccia non solo un progetto per il futuro, ma si indica anche un modo per perseguirlo.

La rassegna, diretta dal professor Ferruccio Andolfi, è organizzata dall’Associazione La Ginestra con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, il patrocinio dell’Università di ParmaDipartimento di Discipline umanistiche, sociali e delle imprese culturali, della Diocesi di Parma,dell’Ufficio scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna e dell’AUSL di Parma.

«Il tema dell’utopia spiega il direttore del corso Ferruccio Andolfi – non gode in questo momento di una particolare considerazione. Troppo avverse sembrano le condizioni reali agli slanci del desiderio. Ma forse proprio per questo bisogna interrogarsi sul senso che, malgrado tutto, queste grandi proiezioni di desiderio possono continuare ad avere. Una società senza dominio e senza conflitto, almeno senza conflitti distruttivi, è ancora pensabile, malgrado le smentite della realtà? I nostri progenitori, che aspiravano letteralmente al “paradiso”, sono stati soltanto degli illusi? E che cosa dobbiamo pensare di quei filosofi che hanno opposto alla morale coercitiva una “morale senza obbligo né sanzione”? O dei riformatori sociali che hanno immaginato che una società potesse reggersi senza carceri o pene afflittive? La stessa aspirazione alla pace è stata ultimamente talmente legata all’idea di una totale rinuncia a istanze di giustizia da riuscire sospetta. E, a livello individuale, quale equilibrio è desiderabile tra principio del piacere e principio di realtà?».

Il corso Pensare la vita 2023 affronterà questi temi con l’ausilio delle competenze svariate di filosofi politici, teologi, moralisti e psicologi.

Dopo l’incontro con il professor Mordacci, il secondo appuntamento vedrà protagonista Gianluca Briguglia (9 ottobre), dell’Università di Venezia, che tratterà dello stato di innocenza nel giardino dell’Eden; a seguire Andrea Salvatore (16 ottobre), proveniente dall’Università La Sapienza di Roma, si soffermerà sull’utopia della pace, questo incontro è organizzato in collaborazione con La Casa della Pace di Parma. Italo Testa (23 ottobre), dell’Università di Parma, tematizzerà, nella quarta conferenza, il rapporto tra poesia e utopia. Gianfranco Ragona (6 novembre), filosofo politico dell’Università di Torino, indagherà le soluzioni comuniste e anarchiche di una società senza dominio. Ferruccio Andolfi (13 novembre), direttore del corso, metterà a confronto la morale dell’obbligo con una morale di espansione della vita. Il penultimo incontro (20 novembre), sarà affidato a una sociologa, Vincenza Pellegrino, e a una psicologa, Maria Inglese, che hanno una lunga esperienza della realtà carceraria. Infine Valeria Bizzari (27 novembre), dell’Università di Lovanio, chiuderà il corso affrontando il tema psicoanalitico del rapporto tra principio di realtà e principio di piacere. Altrettanto autorevoli moderatori affiancheranno i relatori sopracitati nelle otto lezioni del Corso.

La casa editrice Diabasis è in procinto di pubblicare le lezioni dello scorso anno su L’odio e i suoi rimedi. Le lezioni possono essere riascoltate sul canale YouTube di Pensare la vita.

L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Chi vorrà potrà liberamente sostenere l’associazione La Ginestra chiedendo o rinnovando la tessera sociale.

Il corso è valido per l’aggiornamento degli insegnanti che chiederanno certificazione della loro presenza. Una novità di quest’anno è la possibilità che un’analoga certificazione sia fornita agli studenti universitari che ne faranno richiesta: l’attestato potrà valere per il riconoscimento di crediti formativi.

Associazione La Ginestra: nata a Parma nel 1997, opera nel campo della ricerca, dell’editoria e della formazione. Pubblica il quadrimestrale di filosofia e teoria sociale La società degli individui, la rivista on line Quaderni della ginestra e, con le edizioni Diabasis, due collane: una, con lo stesso nome dell’associazione, di classici dell’individualismo solidale ha già al suo attivo 14 volumi; mentre la seconda pubblica le raccolte di lezioni di questi corsi Pensare la vita. Gli ultimi territori d’intervento dell’associazione sono stati la formazione di operatori sociosanitari che si occupano di anziani e la filosofia coi bambini nelle scuole primarie.

Programma del corso

2 ottobre ore 18

Roberto Mordacci, modera Francesca Sofia Alexandratos

Il metodo del pensiero utopico

 

9 ottobre ore 18

Gianluca Briguglia, modera Emanuela Giuffredi

Il mito dello stato d’innocenza e del giardino dell’Eden

 

16 ottobre ore 18

Andrea Salvatore, modera Chiara Marchetti

La pace resta un’utopia? 

                 

23 ottobre ore 18

Italo Testa, modera Corrado Confalonieri

Autorizzare la speranza. Poesia e utopia

               

6 novembre ore 18

Gianfranco Ragona, modera Mauro Simonazzi

Una società senza dominio: comunismo e anarchismo

 

13 novembre ore 18

Ferruccio Andolfi, modera Enrico Mambriani

Una morale senza obbligo né sanzione

 

20 novembre ore 18

Vincenza Pellegrino e Maria Inglese

Oltre il carcere, oltre il reato, oltre la pena

 

27 novembre ore 18

Valeria Bizzari, modera Valentina Chiesi

Fin dove possono spingersi i desideri