Descrizione
Piranesi Roma Basilico
Nell’ambito della VII edizione di Parma 360 dal 1° aprile al 21 maggio al primo piano di Palazzo del Governatore, con ingresso gratuito, in mostra un confronto tra la città antica delle incisioni di Giambattista Piranesi e la città contemporanea ritratta nelle fotografie di Gabriele Basilico.
QUANDO
DOVE
- – PALAZZO DEL GOVERNATORE
PZA GARIBALDI GIUSEPPE 19/L, PARMA [Vai alla mappa]
FA PARTE DI
Nell’ambito di Parma 360 – Festival della creatività contemporanea
A un decennio dalla sua scomparsa, PARMA 360 Festival celebra un tributo al grande fotografo Gabriele Basilico con una mostra allestita presso Palazzo del Governatore che si giova dei prestiti e della collaborazione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. La mostra “Piranesi Roma Basilico” mette a confronto la città antica delle incisioni di Giambattista Piranesi (Venezia, 1720 – Roma, 1778) e la città contemporanea ritratta nelle fotografie di Gabriele Basilico (Milano 1944 – 2013).
Il visitatore potrà ammirare alcuni dei luoghi più simbolici della città eterna rappresentati dalle stampe originali calcografiche realizzate nel ’700 dall’incisore veneziano e dalle altrettante vedute di Roma del fotografo milanese, realizzate con le stesse angolazioni delle incisioni piranesiane.
Basilico, ispirato dalle celebri pagine che la scrittrice Marguerite Yourcenar dedicò a Giambattista Piranesi agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, ha ripercorso con la macchina fotografica tutti i luoghi delle vedute piranesiane restituendone la straordinaria modernità.
La mostra sarà accompagnata da un progetto di ricerca e ricostruzione digitale 3D di una serie di vedute piranesiane raccolte nella collezione Wellington, a opera dell’artista 3D artist di Piacenza Cristian Boiardi. Questo progetto non vuole essere un semplice esercizio tecnico ma un’interpretazione concettuale dell’esperienza piranesiana e di chi, all’epoca, ebbe modo di vivere le atmosfere di quei paesaggi e ne veicolò successivamente valori e memorie: i Gran Turisti.
Palazzo del Governatore – Piazza Giuseppe Garibaldi
Piranesi Roma Basilico
incisioni di Giambattista Piranesi e fotografie di Gabriele Basilico
in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Sabato 1° aprile orari: 10.00 – 24.00
Sabato 1° aprile presentazione e visita guidata della mostra alle 17.00.
Orari: da mercoledì a domenica e festivi 10.00 – 19.00
Ingresso gratuito
Info: www.parma360festival.it; in**@pa**************.it
BIOGRAFIE ARTISTI
Giovanni Battista Piranesi (Mogliano, Mestre, 1720 – Roma 1778) è considerato come l’ultimo grande esponente dell’incisione veneta del Settecento. Attivo per quasi tutta la sua carriera a Roma, vi si stabilisce nel 1740.
L’esordio incisorio del Piranesi avviene nel 1743 con la serie “Prima parte di architetture e prospettive”, basato ancora su una tipologia di vedute di impronta veneziana. In precedenza a Venezia studia prospettiva e scenografia ma è a Roma che raggiunge grande popolarità con le sue spettacolari incisioni dell’antica e moderna città nella serie “Vedute” pubblicate dal 1745 in poi. Nelle sue incisioni sono rappresentati in genere ruderi classici e monumenti antichi.
Ispirato inizialmente dalle intuizioni rovinistiche di Marco Ricci e assimilata la lezione di Tiepolo e Canaletto, Piranesi trasforma progressivamente il suo stile. Spesso altera le dimensioni degli edifici per farli sembrare ancora più grandi di quanto non siano in realtà e il suo lavoro ha giocato un ruolo importante nel plasmare l’immagine popolare mentale della città. Ancora più drammatiche e originali sono le sue raccolte di immagini in “Carceri d’invenzione” dove rappresenta prigioni immaginarie, opera iniziata intorno al 1745 e rielaborata nel 1761. Queste immagini sono sorprendenti e quasi ossessive tanto che saranno in seguito rivendicate dai surrealisti come anticipazione delle loro idee.
Nel 1761 è ammesso all’Accademia di San Luca a Roma ed apre una nuova bottega con una stamperia propria.
L’attività del Piranesi ha influenzato non solo architetti, ma anche scenografi e pittori, come il suo amico Hubert Robert, oltre che lasciare un forte impatto anche sulla fantasia letteraria.
Muore a Roma nel 1778 dopo una lunga malattia. È sepolto nella chiesa di Santa Maria del Priorato, da lui progettata, per volontà del cardinale Rezzonico.
Gabriele Basilico (Milano, 12 agosto 1944 – 13 febbraio 2013) è stato uno dei maggiori fotografi italiani ed è considerato uno dei maestri della fotografia italiana ed europea contemporanea. All’interno della sua vasta opera di riflessione sulle trasformazioni dei territori urbanizzati nel passaggio dall’era industriale a quella postindustriale, il tema della città come complesso e raffinato prodotto dell’economia e della storia occupa un posto centrale.
Guidato da un profondo interesse per le architetture e per tutti i manufatti che nel tempo hanno dato forma alle città, ha scelto il rigore dello stile documentario per raccontarne il costante processo di stratificazione che le modella, in un lavoro di indagine del rapporto tra l’uomo e lo spazio costruito durato quasi quarant’anni.
Con metodi diversi ma sempre fedeli allo stile documentario, ha creato una ininterrotta narrazione dei luoghi, indagando numerose città europee e nel mondo e al tempo stesso ponendole in relazione tra loro, restituendo la straordinaria articolazione degli scenari urbani nei quali vive l’uomo contemporaneo. Nel corso del tempo ha costruito un metodo di indagine fotografica compatto e coerente, grazie anche a quel tornare e ritornare sui luoghi, a quel continuo guardare e riguardare il paesaggio antropizzato che ha orientato quella vasta area della fotografia contemporanea che ha come vocazione l’osservazione del mondo in trasformazione.
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