Descrizione
Nell’ambito dell’iniziativa dedicata al recupero dell’esperienza di Quadrato Trasparente per il ciclo di incontri Il Mestiere dell’intellettuale, l’Associazione Remo Gaibazzi organizza due giornate con ingresso libero dedicate a quelle performances teatrali che furono realizzate contestualmente all’attività del Collettivo Immagine-Realtà presso la loro sede di Borgo Sant’Anna. Queste esperienze si inserivano nel contesto di grande fermento giovanile di quegli anni; fra di esse quella del Collettivo 18 che operava in ambito teatrale e che ha realizzato, in quegli anni, due lavori performativi che vengono riprodotti parzialmente, oggi, all’interno dell’esposizione dedicata a Quadrato Trasparente presso la sede dell’Associazione Remo Gaibazzi in Borgo Scacchini 3/A.
In quegli anni infatti Quadrato Trasparente diventa un punto di incontro con altri linguaggi artistici, in particolare di ambito teatrale, ospitando la lettura integrale del capolavoro di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto ad opera di Giampaolo Costantini o la rappresentazione Titania a cura di Paolo Consigli e Susanna Siviero.
La prima giornata, prevista sabato 15 febbraio alle 18, ospiterà Giampaolo Costantini che parlerà dell’operazione dedicata alla Recherche di Proust. Il progetto della sua trasposizione teatrale prevedeva tre momenti: Il Tempo perduto, messo in scena nel maggio 1982 al Quadrato Trasparente; Il Tempo imprevisto, concepito come pura durata indeterminata; Il Tempo ritrovato, sintesi e coronamento degli eventi precedenti e però mai realizzato.
La prima parte della trilogia è consistita nella riproduzione integrale della Recherche, registrata su musicassette, 24 ore al giorno per 7 giorni. La scenografia originale mostrava abiti, libri, fotografie e oggetti riferibili al romanzo e alla sua epoca in una scena per il resto “vuota”, cioè senza attori, azioni, sviluppo. Ma proprio in questo vuoto, in questa negazione dell’essenza del teatro, nello scialo di tempo, di lavoro, di vita e quindi nell’insensatezza di uno spettacolo dove non succede nulla (il tempo perduto appunto), proprio in tutto ciò consisteva il tentativo di trascrivere, utilizzando precisamente il linguaggio teatrale qui stravolto e negato, il concetto centrale della Recherche: l’insignificanza delle cose nel momento in cui le viviamo contrapposta al conferimento ad esse di senso, valore e bellezza grazie al ricordo. Tale conferimento avrebbe dovuto essere l’oggetto della terza parte del progetto (Il Tempo ritrovato) realizzata però solo nell’immaginazione dell’autore.
L’iniziativa proseguirà con una seconda giornata, venerdì 7 marzo alle 18.00, con la riproposta della performance Titania di Paolo Consigli e Susanna Siviero.
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