Descrizione
AGOSTO A OSAGE COUNTY
di Tracy Letts
traduzione Monica Capuani
con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi, Valentina Spaletta Tavella
scene Gregorio Zurla
costumi Alessio Rosati
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
suono Claudio Tortorici
assistente regia Eleonora Bentivoglio
assistente costumi Rosa Mariotti
dramaturg e aiuto regia Carlo Orlando
regia Filippo Dini
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Teatro Due, 10 e 11 novembre, ore 20.30
Tracy Letts è un attore e drammaturgo americano poliedrico e pluripremiato. Ha ricevuto il Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 2008 per August: Osage County, diventato nel 2014 I Segreti di Osage County, film candidato a due Oscar con Meryl Streep e Julia Roberts.
Il regista e attore Filippo Dini dirige ora la prima versione italiana di questa commedia inquieta, straripante di personaggi indimenticabili e momenti di autentica crudeltà, in scena a Teatro Due il 10 e l’11 novembre alle ore 20.30.
Agosto a Osage County racconta un dramma familiare di rara intensità e imprevedibilità, in cui l’aridità del contesto – l’estate afosa delle Grandi Pianure dell’Oklahoma – si specchia con quella interiore dei protagonisti. Nella contea di Osage, in Oklahoma, vivono Violet e suo marito Beverly Weston, poeta alcolizzato. Un giorno l’uomo scompare misteriosamente e la famiglia si riunisce precipitosamente, riportando a galla vecchi ricordi spiacevoli. Il ritrovamento del cadavere e il suo funerale daranno il via a una emozionante e divertente resa dei conti.
Scrive Tracy Letts: «La speranza di ogni drammaturgo è quella di poter attingere, attraverso la narrazione, a temi universali. Con molti americani condivido la storia di famiglie – per lo più discendenti di agricoltori irlandesi, tedeschi o olandesi – che hanno forgiato la loro etica dagli anni della Depressione fino al Baby Boom. Condivido il conflitto multigenerazionale che inevitabilmente nasce quando coloro che non hanno nulla hanno lasciato il loro orgoglio e il loro senso di colpa a coloro che non hanno voluto nulla. August: Osage County è il mio tentativo di esplorare questo scisma generazionale e la sensibilità del Midwest, perché, come disse Sam Shepard quando gli chiesero perché scrivesse così tanto sulla famiglia: “Che altro c’è?”. Agosto a Osage County ci può dare una possibilità per imparare come le dinamiche della “famiglia” continuino a plasmare noi e il nostro approccio al mondo».
«Questo testo è l’ultimo anello di un filone meraviglioso, quello di Ibsen, di Čechov, di Pirandello e poi di Eduardo: il dramma borghese, che si concentra sulla dinamica familiare- racconta Filippo Dini. Ma Tracy Letts ci parla della società contemporanea, e dunque può permettersi una crudezza che caratterizza amaramente la nostra epoca. Ma anche in questo contesto la poesia ha un ruolo. Ricorrono le citazioni poetiche, soprattutto in bocca al personaggio di Beverly, il padre, che è a sua volta un poeta. Sono citazioni alte: Eliot, in particolare Gli uomini vuoti, proprio a far sentire la presenza del passato “nobile”, in senso spirituale, che ha conosciuto la famiglia, e a evidenziare dunque il degrado nel quale si ritrova. Letts apre il testo con una poesia di Howard Starks che funge da dedica: io la interpreto come un invito a leggere questa storia con uno sguardo benevolo. La poesia, da cui la pièce prende il titolo, racconta di una famiglia riunita intorno all’agonia di una vecchia signora. Tutti le parlano con grande dolcezza, per restituirle la dolcezza della sua vita. È un riferimento che siamo chiamati a cogliere. Ci offre la possibilità di guardare ai personaggi della storia con la stessa pietà che mostrano i personaggi della poesia. È proprio grazie a questa pietà che August: Osage County si apparenta alle opere di Ibsen, di Čechov, di Pirandello, di Eduardo. E così possiamo addirittura perdonare ai personaggi tutta la violenza e le frustrazioni che hanno proiettato su di noi».
Per informazioni e biglietteria: tel. 0521/230242,
bi**********@te*******.org
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