Descrizione
Teatro al Parco
Domenica 19 Marzo 2023
Il bambino e la formica – 19/3
La storia di un bambino che lavora in miniera e di una formica burbera dal cuore gentile. Un viaggio verso la conoscenza di se stessi. Tout public a partire da 5 anni
INFORMAZIONI
ORARI:
Alle 16.30
COSTO:
Intero € 8,00; Ridotto € 6,00 (under 14, over 65; Ingresso gratuito per gli under 3; Abbonamenti 5 ingressi € 25,00 – 10 ingressi € 40,00
CONTATTI:
Acquisto biglietti al link https://www.vivaticket.com/it/ticket/il-bambino-e-la-formica/192814
Informazioni e prenotazioni: 0521.992044 /
bi******************@so**************.it
/ www.solaresdellearti.it
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QUANDO
Dal 19 marzo 2023 ore 16:30 al 19 marzo 2023 ore 18:00
Spettacolo di teatro di figura il cui protagonista è Ayo, un bambino che non ha mai visto il sole, infatti lavora nel “Formicaio”, una miniera del Congo. Un giorno durante il lavoro una frana improvvisa lo blocca sotto terra. Mentre aspetta i soccorsi fa un incontro incredibile e imprevedibile con “Undici”, una formica burbera, ma dal cuore gentile. Superata la sua diffidenza verso i bambini, Undici decide di aiutare Ayo ad uscire di lì. Inizia così un viaggio verso l’alto, verso la conoscenza di se stessi e verso la consapevolezza del loro posto nel mondo, imparando l’uno dall’altro che la vita è un sogno da rincorrere.
Nonostante ci sia la tendenza a non fare alcuna differenza tra fiaba e favola e a considerarle sinonimi, in realtà si tratta di termini ben distinti: la favola è un componimento corto composto da poche righe con protagonisti in genere animali dal comportamento antropomorfizzato o esseri inanimati, la trama è caratterizzata da avvenimenti semplici e veloci.
La differenza principale tra fiaba e favola è la presenza o meno dell’elemento fantastico e magico, caratteristica peculiare della fiaba e completamente assente nella favola, basata invece su canoni realistici.
Questa favola ha una morale sottesa e una esplicita. La morale sottesa è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse minerarie per l’avanzamento tecnologico e l’iperproduttività ai fini del profitto genera morte. La morale esplicita è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c’è.
Nonostante ci sia la tendenza a non fare alcuna differenza tra fiaba e favola e a considerarle sinonimi, in realtà si tratta di termini ben distinti: la favola è un componimento corto composto da poche righe con protagonisti in genere animali dal comportamento antropomorfizzato o esseri inanimati, la trama è caratterizzata da avvenimenti semplici e veloci.
La differenza principale tra fiaba e favola è la presenza o meno dell’elemento fantastico e magico, caratteristica peculiare della fiaba e completamente assente nella favola, basata invece su canoni realistici.
Questa favola ha una morale sottesa e una esplicita. La morale sottesa è che il lavoro non è una peculiarità dei bambini, che lo sfruttamento è un reato e che il sistema globale di reperimento delle risorse minerarie per l’avanzamento tecnologico e l’iperproduttività ai fini del profitto genera morte. La morale esplicita è che i bambini devono sognare, devono giocare, devono poter immaginare il mondo e quello che non c’è.
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