Un lungo reportage, da febbraio a giugno, animerà l’iconico Palazzo del Governatore della piazza di Parma. Una primavera che vuole far sbocciare una Parma più europea. Parma lo è già, come attraente epicentro culturale e artistico internazionale, da sempre capitale della Food Valley e per un biennio della Cultura Italiana, da vent’anni è anche sede dell’Autorità Europea per la sicurezza alimentare e, ora, anche nel circuito delle 100 città europee che marciano verso la neutralità carbonica entro il 2030 e che faranno da modello per la corretta dimensione ambientale delle città del domani.

L’Assessorato alla Cultura del Comune ha inaugurato la rassegna di incontri Caleidoscopio: vecchio continente nuovo scenario che offrirà gratuitamente alla cittadinanza il racconto (per questa volta non filtrato dal piccolo schermo o dalla pagina a stampa) di storici inviati, di autorevoli voci del giornalismo impegnate da sempre nel raccontare un altrove, più o meno lontano, per aiutarci a comprenderne il presente ed intuirne gli sviluppi futuri. Vivere la complessità contemporanea necessita uno sguardo allargato, dove l’identità della nostra città sia sentitamente emiliana, italiana ed europea insieme. L’orgoglio di quello straordinario passato che ha lasciato memorabili tracce di storie e monumenti nel nostro territorio diventa malinconia se non si avvince ad un’idea di Parma come città dell’Europa.

La parola caleidoscopio, che dà il titolo al programma, suggerisce la geopolitica d’Europa come un fantasmagorico incanto con il suo avvicendamento di stelle e strisce, antiche monarchie e distinte tradizioni, saldi governi democratici, ma anche nuove guerre e disperate migrazioni, alleanze in nome dell’ambiente e del futuro. Tutto si regge in una cornice di valori messi in comune che animano il continente più antico con una moltitudine di storie, culture ed identità.

Per poterle raccontare occorre starci dentro: per questo saranno a Parma storici inviati della carta stampata e dei notiziari televisivi, che per mestiere hanno vissuto fatti e capitali per molti anni. Fare nostra la loro testimonianza diretta sarà un affascinante esercizio di cittadinanza europea.

Dopo Enrico Franceschini  e i ripensamenti in merito alla Brexit, saranno ospiti Francesca Mannocchi con il suo vissuto tra le linee di fuoco in Ucraina, Antonio Caprarica nella data del compleanno di Queen Elisabeth anticiperà l’incoronazione di Carlo III, Lucio Caracciolo custode e divulgatore della geopolitica dei nostri tempi, offrirà una lectio d’insieme sulla complessità del continente partendo dalla domanda “Esiste l’Europa?” , il gran finale non poteva che essere affidato a Giovanna Botteri, che dopo molti luoghi, lavora da Parigi, città che da sempre ha un’affinità speciale con Parma.

 

PROGRAMMA:

Martedì 7 febbraio ore 17.30

Enrico Franceschini: innamorarsi dell’Europa

In dialogo con Mara Pedrabissi

 

Venerdì 24 marzo ore 17.30 

Francesca Mannocchi: emozioni ai confini d’Europa

In dialogo con Giovanna Pavesi

 

Venerdì 21 aprile ore 18 

Antonio Caprarica: un paradosso europeo sempre glam

 

Giovedì 18 maggio ore 18

Lectio di Lucio Caracciolo: esiste l’Europa?

 

Giugno, ore 18

Giovanna Botteri: Parigi è molto più della capitale di Francia