Descrizione
I Concerti della Casa della Musica 2023
Lunedì 20 febbraio, alle ore 20.30, il concerto del pianista Boris Petrushansky darà il via alla XXI edizione della rassegna dedicata alla musica da camera
Al via la XXI edizione dei Concerti della Casa della Musica di Parma, realizzata dalla Società dei Concerti di Parma, presieduta da Davide Battistini, insieme con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma-Casa della Musica. Il cartellone messo a punto dal direttore artistico Giampaolo Bandini ha come filo conduttore la “musica a programma” – quindi di carattere descrittivo o legata a particolari occasioni – e si intitola suggestivamente Images, come le celebri suite di Claude Debussy. Sette gli appuntamenti che si svolgeranno dal 20 febbraio al 23 ottobre 2023 (sempre di lunedì alle ore 20.30 alla Casa della Musica, in piazzale San Francesco 1) e che vedranno protagonisti grandi nomi del concertismo internazionale e brillanti giovani promesse.
L’inaugurazione sarà lunedì 20 febbraio con il pianista russo naturalizzato italiano Boris Petrushansky. Ultimo allievo di Heinrich Neuhaus, è considerato tra i massimi esponenti della grande scuola pianistica russa ed eseguirà le Davidsbündlertänze di Schumann e i Quadri di un’esposizione di Musorgskij. Si prosegue il 6 marzo con il pianista Olaf John Laneri. Padre siciliano e madre svedese, si impose al Concorso Busoni nel ’98 e oggi è di casa su prestigiosi palcoscenici internazionali. Suonerà il primo libro dei Preludi di Debussy, Impresiones intimas e la nona Canço i danca di Mompou, Gaspard de la nuit di Ravel.
Il 20 marzo è di scena il Faccini Piano Duo, formato dai giovani pianisti Elia e Betsabea Faccini. Fratello e sorella di Torre del Lago, si sono affermati alla selezione AMUR per nuovi talenti, divenendo così artisti in residence per la stagione 2023/24 con esibizioni nelle più prestigiose società concertistiche italiane. Eseguiranno brani di Cajkovskij, Liszt, Debussy e Ravel. Il 17 aprile vedrà protagonista la musica di Antonio Vivaldi, eseguita dal flautista Tommaso Benciolini con il suo ensemble d’archi Appassionata e con Lorenzo Gugole come maestro concertatore. L’Appassionata è nata nel 2019 e riunisce alcuni tra i migliori giovani musicisti italiani, Benciolini ha al suo attivo una brillante carriera internazionale dopo il debutto nel 2018 alla Carnegie Hall di New York.
La serie riprenderà in autunno, il 9 ottobre, con il giovane Trio Eidos, vincitore del Contest online organizzato dalla Società dei Concerti di Parma durante la pandemia da Covid19. Fondato nel 2020 è composto da Francesco Mardegan, violino, Stefano Bruno, violoncello, e Giulia Loperfido, pianoforte. In programma: Liszt, Rachmaninov e Caijkovskij. Il 16 ottobresalirà sul palco il flautista Paolo Taballione – tra i più apprezzati solisti e professore di Flauto al Mozarteum di Salisburgo – insieme con il pianista Gesualdo Coggi, concertista di fama e docente di Pianoforte principale al Conservatorio di Parma. Ispirazione francese per il loro concerto, con musiche di Debussy, Dutilleux, Jolivet, Milhaud, Ravel e Poulenc.
Gran finale il 23 ottobre con il violoncellista Enrico Dindo e il pianista Alessandro Marangoni. Il primo protagonista di una fulgida carriera artistica da quando vinse nel 1997 il Concorso Rostropovich, il secondo vincitore del Premio Abbiati della critica musicale italiana e, di recente, del Premio speciale agli International Classical Music Awards. Il loro programma spazierà da Rossini a Casella e Castelnuovo-Tedesco.
Come scrive nel libretto di sala Giuseppe Martini, in questi sette concerti si ritrovano varie declinazioni di musica a programma strumentale da camera fra Sette e Novecento. Si va dalla pittura sonora, come nei Miroirs di Ravel, fino alla parodia, come nel concerto Alla rustica di Vivaldi. In mezzo però si possono trovare esempi descrizione di eventi (La tempesta di maredi Vivaldi), sintesi narrative (Ouverture di Giulietta e Romeo di Čajkovskij), affreschi allegorici (Les Préludes di Liszt), bozzetti sentimentali (Notturno sull’acqua di Castelnuovo-Tedesco), illusionismi simbolistici (Préludes di Debussy), illustrazioni di testi poetici (Gaspard de la nuit di Ravel), apparenti traduzioni visive in musica (Quadri di un’esposizione di Musorgskij), esplorazioni psichiche (Davidsbündlertänze di Schumann), viaggi guidati nelle sensazioni (La mer di Debussy). Si tratta, in molti casi, di capolavori assoluti: e, come ogni capolavoro, resistono a qualsiasi tentativo di descrizione.
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