Descrizione
PRIMA NAZIONALE
Teatro Due, Parma
dal 30 novembre al 7 dicembre 2023
Torna in scena a Teatro Due Paolo Nori con La libertà. Primo episodio. sette repliche dal 30 novembre al 7 dicembre (sempre alle 20.30, tranne domenica 3 dicembre alle ore 16.00) per intraprendere, insieme all’autore parmigiano un discorso sulla libertà, un racconto intimo che si fa collettivo, prodotto da Fondazione Teatro Due.
Nel suo stile unico, Paolo Nori parla, racconta e si racconta, attraverso due figure straordinarie della letteratura russa, Daniil Charms e Iosif Brodskij, che con le loro opere e la loro vita hanno cantato e incarnato, forse, quell’idea di libertà che l’avvocato anarchico Pietro Gori aveva espresso così: “Nostra patria è il mondo intero, nostra legge la libertà.” L’assunto da cui parte è che la teoria anarchica sia sostanzialmente basata sull’idea che l’essere umano sia buono, ed essendo un’idea difficilmente dimostrabile, l’unico modo per rivelare la sua forza è parlarne per esempi.
Questo spettacolo è un racconto universale e personale, che si fa ancora più intimo perché accade nella città natale dell’autore, Parma, quella che nel 1922 resistette ai fascisti guidati da Italo Balbo, quella che anni dopo, in un’Italia orma fascista, aveva accolto la visita di Balbo, reso famoso per la trasvolata sull’Atlantico, con una scritta in vernice bianca che diceva: «Balbo, t’è pasé l’Atlantic mo miga la Pärma».
Il discorso che lo scrittore parmigiano imposta riguardo alla libertà scorre sul filo della relazione tra noi e chi ci governa. “Io, invece che dai vari governi Pentapartito o monocolore che si dice si siano alternati alla guida del paese negli anni della mia adolescenza e della mia giovinezza, io, piuttosto che da loro, sono stato governato da Bulgakov, da Chlebnikov, da Charms, da Mandel’štam, da Blok, da Puškin, da Anna Achmatova, da Lev Tolstòj, da Gogol’, da Dostoevskij, da Victor Erofeev, da Iosif Brodskij, da Ivan Gončarov, e sono stato, a volte, per degli attimi, per dei giorni, per dei mesi, un suddito felice e riconoscente. È possibile, oggi, una cosa del genere?”
In un continuo passare dalla Russia a Parma, dalla storia della letteratura alla storia personale
La libertà. Primo episodio. regala una serata fatta di emozioni e di parole, di leggerezza e profondità.
In scena le parole dell’autore/narratore fluiscono accompagnate dalle musiche originali composte da Alessandro Nidi che le esegue in scena insieme a Alessandro Zezza, Andrea Coruzzi, Filippo Nidi, con le luci di Luca Bronzo, lo spettacolo è a cura di Paola Donati.
Paolo Nori (Parma, 1963), laureato in letteratura russa, ha pubblicato romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (1999), Si chiama Francesca, questo romanzo (2002), Noi la farem vendetta (2006), I malcontenti (2010), I russi sono matti (2019), Che dispiacere (2020) e Sanguina ancora (2021). Ha tradotto e curato opere, tra gli altri, di Puškin, Gogol’, Lermontov, Turgenev, Tolstoj, Čechov, Dostoevskij, Bulgakov, Chlebnikov, Charms.
Informazioni e biglietteria:
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– tel: 0521.230242 – www.teatrodue.org
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