Descrizione
The European Jazz Workshop 2024
Ventuno giovani musicisti provenienti da Parma, Oslo, Norimberga e Vienna si incontrano nel Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” per “The European Jazz Workshop”, progetto finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Erasmus+.
Ventuno giovani musicisti provenienti da quattro Conservatori europei si incontrano a Parma per suonare insieme, conoscersi, comporre, lavorare su progetti orchestrali per large ensemble sia dal punto di vista della composizione che da quello dell’esecuzione. Si svolge nel Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma una nuova sessione di “The European Jazz Workshop”, progetto nato nel 2019, finanziato dalla Comunità Europea attraverso il programma Erasmus+, per mettere in rete diversi Conservatori e festival europei. A Parma è in corso una prima sessione dal 2 al 7 maggio 2024, e una seconda si svolgerà dal 22 al 29 settembre 2024 che si concluderà con un concerto aperto al pubblico, il 29 settembre, inserito nel ParmaJazz Frontiere Festival.
“The European Jazz Workshop” mette attualmente in rete il Conservatorio di Parma, la Norwegian Academy of Music, la Hochschule fur Musik di Norimberga e la Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna e coinvolge quattro festival, che daranno ai ragazzi l’occasione di mettere a frutto in pubblico quanto appreso durante il workshop: ParmaJazz Frontiere, Oslo Jazz Festival, NueJazz Festival di Norimberga e Jazz Fest Wien. L’intento è quello di creare e sviluppare una cultura europea comune, che parli a tutta l’umanità attraverso il linguaggio universale della musica e della poesia.
La sessione di Parma, un “intensive program” a cura di Roberto Bonati (docente di contrabbasso e composizione jazz del Conservatorio di Parma e direttore artistico di ParmaJazz Frontiere Festival) si articola in una prima settimana di lavoro, dal 2 al 7 maggio, che ha scopo conoscitivo e di sperimentazione, di confronto tra studenti e insegnanti. Partecipano: Helge Sunde dalla Norwegian Academy of Music, Steffen Schorn dalla Hochschule für Musik di Nürnberg, Markus Geiselhart dalla Universitat für Musik und darstellende Kunst di Wien. In questa settimana i docenti lavoreranno con gli studenti sull’improvvisazione, sul concetto di Instant composition, sul metodo della Improvised Chironomy.
“The Silk Road” è il titolo del progetto della seconda settimana (dal 22 al 29 settembre). Nel centenario della morte di Marco Polo, Roberto Bonati ha infatti voluto dedicare questa iniziativa, che ha per protagonisti giovani musicisti d’Europa, a una possibile relazione culturale tra Occidente e Oriente. In questo modo i partecipanti incontreranno ed elaboreranno nuove musiche confrontandosi con altre culture, con altre musiche, in un importante e fertile confronto tra civiltà.
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